Il reishi, il cui nome latino è Ganoderma Lucidum, è uno dei funghi più noti al mondo per via delle sue numerose proprietà benefiche. Noto in modo particolare in Cina e in Giappone, dove viene utilizzato in principalmente a scopo terapeutico, il reishi è un fungo dall’aspetto legnoso e lucido che cresce in prossimità degli alberi di prugno in Giappone e nelle aree dove ci sono castagni e piante simili, nel resto del mondo. Considerato a tutti gli effetti un elisir di lunga vita, non è commestibile crudo e per lo più viene essiccato e trasformato in polvere che viene poi utilizzata sia in cucina (per la preparazione di infusi o tè) che per la formulazione di pillole da assumere per beneficiare delle sue tante proprietà. Come ogni altro alimento può avere degli effetti collaterali. Scopriamo quindi tutto quello che c’è da sapere a riguardo e quali sono i modi di utilizzarlo in cucina.
Il fungo reishi cresce solitamente nelle aree dove si trovano querce e castagni. Unica eccezione è data in Giappone dove cresce attorno ai Prugni. In natura lo si può trovare sia rosso che nero. Il primo è più comune ed è quello che si trova in tutto il mondo, il secondo, presente per lo più in Cina è di colore nero ed ha dimensioni più piccole rispetto al rosso.
Generalmente si produce in bottiglia, tramite inoculamento delle spore in pasta di legno o in scatola con inoculamento delle spore su pezzi di trono posizionati appositamente in contenitori idonei.
Ricco di proprietà benefiche, tra le tante vanta quella di stimolare il sistema immunitario e di fungere da antistaminico. Essendo per lo più consumato sotto forma di polvere o di pastiglie, la dose consigliata da assumere giornalmente andrebbe considerata in base a quanto riportato sulla confezione.
Calorie e valori nutrizionali
In media, 100 grammi di polbere di fungo reshi apportano 200 calorie, anche se questo valore tende a variare in base alla modalità di estrazione e di preparazione. Per non sbagliare è sempre meglio fare riferimento a quanto riportato sulla confezione acquistata. Andando ai valori nutrizionali, il fungo reishi è particolarmente ricco di fibre tanto da contenerne circa 70 gr ogni 100 grammi. Ha poi una modica quantità di proteine e grassi e carboidrati quasi inesistenti. È inoltre ricco di vitamina C, D e B e del Germanio, noto come antitumorale.
Il reishi apporta svariate proprietà benefiche. Tra queste le più note sono:
Controindicazioni
Anche il reishi ha ovviamente le sue controindicazioni. Prima di tutto essendo un fungo può dare problemi a chi è allergico al nichel. Problema che andrebbe affrontato con l’allergologo. Per lo stesso motivo, chi è allergico ai funghi dovrebbe evitarlo.
La sua assunzione è inoltre sconsigliata se si soffre di pressione bassa o di ipoglicemia.
Vietato in gravidanza e durante l’allattamento, non va assunto neanche in caso di patologie o se si sanno assumendo farmaci in quanto può inibirne o ostacolarne la funzione.
Il reishi è più noto come farmaco naturale che come alimento e per questo motivo il modo più semplice per consumarlo è attraverso gli integratori che si trovano in commercio e che, comunque, non andrebbero mai assunto senza aver prima consultato il proprio medico curante.
Andando all’uso alimentare, il suo sapore leggermente amaro lo rende un ingrediente da aggiungere in piccole dosi. Si può quindi consumare sotto forma di infuso, nel caffè o come aromatizzante per tè e tisane. In cucina è invece adatto per insaporire brodi, zuppe e minestre. Si può inoltre aggiungere ad ingredienti dal sapore particolare come il tofu, la soia, il seitan, lo zenzero, il miso, la zucca o il cavolo, dando così una spinta in più al risultato finale.
Andando alle curiosità
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