Un partner narcisista è il peggiore incubo che possa capitare in una relazione di coppia: come si riconosce e, soprattutto, come si sopravvive al suo comportamento?
Il motivo per cui indichiamo con il nome di “narcisista” le persone piene di sé è perché la mitologia greca riporta il mito di Narciso, un bellissimo giovane condannato dagli dei a morire nel momento in cui si fosse specchiato.
Narciso era un giovane bellissimo e crudele che respingeva coloro che si innamoravano di lui e addirittura li istigava al suicidio. Gli dei lo punirono per la sua arroganza, condannandolo a morire non appena avesse visto la propria immagine.
Dopo la punizione Narciso si rifugiò in un bosco andando a caccia di cervi. Nel bosco viveva la ninfa Eco, che si innamorò del giovane e venne respinta da lui come tutti gli altri pretendenti che avevano tentato di conquistarlo. Distrutta dal rifiuto, la ninfa pianse tutte le proprie lacrime fino a morire. Per punire Narciso per la morte di Eco, la dea Nemesi (una versione della Giustizia) costrinse Narciso a specchiarsi in una fonte e a vedere per la prima volta la propria immagine. Narciso si innamorò del volto riflesso nello specchio d’acqua, si sporse per raggiungerlo e morì annegato.
I narcisisti sono talmente concentrati su di sé da non essere in grado di comprendere i bisogni delle altre persone e, ovviamente, non sono in grado di amarle.
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Esistono due diversi tipi di narcisismo: quello positivo e quello negativo. Quest’ultimo è assolutamente devastante per le persone che lo subiscono e che solitamente sono donne.
Il modo per salvarsi da un partner narcisista è innanzitutto riconoscere i suoi tratti caratteristici e quindi decidere a quale personaggio del mito si intende assomigliare: la cerva, Eco o Nemesi.
Il narcisista buono è una persona che ama mettere in mostra le proprie abilità e ama stare al centro dell’attenzione. Riesce però a essere un buon leader o un buon collega, nelle relazioni amorose riesce a essere un buon partner. Il narcisista buono è in grado di provare empatia e far funzionare la sua empatia a favore delle persone che lo circondano, aiutandole e “trascinandole” nel proprio successo.
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Un narcisista cattivo è invece una persona che intende essere al centro del proprio mondo, sia in maniera palese (cioè ammettendo di essere una persona egoista ed egocentrica) sia in maniera più subdola (cioè facendo di tutto per apparire una persona innocua).
Nelle relazioni amorose il narcisista non sarà mai in grado di ascoltare il partner, non sarà mai in grado di mettersi al suo posto oppure di percepire i suoi bisogni.
Naturalmente in amore il narcisista si guarderà bene dal rivelare la sua vera natura. Al contrario si comporterà come l’uomo ideale, salvo poi distruggere emotivamente il suo partner.
I comportamenti tipici di un partner narcisista sono molto diversi a seconda del momento della relazione.
Durante il corteggiamento il narcisista è:
Quando la relazione è ormai consolidata, il narcisista è:
Attraverso questa strategia il narcisista è in grado di prendere completo possesso del suo partner. Il partner, infatti, si chiederà come ha potuto perdere la stima, l’affetto e l’amore del narcisista.
Si addosserà tutte le colpe, crederà di essere un incapace (perché il narcisista glielo ripeterà in continuazione) e comincerà a dipendere dal narcisista perché crederà di non essere in grado di badare a se stesso.
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Infine, il partner del narcisista tenterà con tutte le sue forze di riconquistare il narcisista, assecondando i suoi desideri in tutto e per tutto, esprimendo il proprio amore in ogni modo.
A questo punto, il narcisista avrà avuto la sua vittoria e si sarà stufato del partner, scegliendo immediatamente un’altra vittima.
Il mito di Narciso è un mito in cui il maschile e il femminile hanno due ruoli molto precisi. Il maschio è il cattivo mentre la femmina è la vittima.
Questo non è vero in tutte le relazioni ma in grandissima parte si avranno uomini narcisisti e donne vittime. Per questo motivo sono le donne più degli uomini a capire quale ruolo assumere all’interno del mito di Narciso.
Narciso era un cacciatore e si è rifugiato nel bosco per andare a caccia di cervi. Naturalmente le femmine di cervo, prive delle corna e della forza dei maschi, sono più docili e più semplici da uccidere.
La donna cervo è una donna delicata e ingenua, spesso molto timida e inconsapevole del proprio valore.
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La donna cervo non ha alcuna funzione, nella storia di Narciso, se non quella di dare sostentamento al cacciatore, in pratica è il suo cibo. Questo rapporto è vero anche a livello psicologico: le donne cervo, cioè quelle facili da far innamorare e da raggirare, sono le prede favorite del narcisista.
Dopo averle emotivamente uccise il narcisista semplicemente parte per un’altra battuta di caccia.
La ninfa Eco è una donna che cerca di interagire con Narciso, nel tentativo di comunicargli il suo amore, ma fallisce nel tentativo e viene respinta.
Nel mondo reale la donna Eco ha più consapevolezza di se stessa rispetto alla donna cervo. Cerca di farsi valere come individuo e cerca di trovare la chiave per entrare in contatto emotivo con il narcisista. Purtroppo, esattamente come l’eco, le donne di questo tipo tentano di assecondare il narcisista al fine di ottenere il suo apprezzamento, diventare preziose per lui.
Purtroppo, come abbiamo visto, assecondare il narcisista è la via più diretta per annoiarlo e farlo andar via. Esattamente come la ninfa del mito, la donna Eco si strugge per l’amore perduto e subisce un trauma emotivo molto forte, difficilissimo da metabolizzare (ma almeno ci ha provato).
Nemesi, cioè la Giustizia divina, è l’unica figura femminile pienamente attiva all’interno del mito.
Nemesi compie l’unico atto in grado di distruggere Narciso (metaforicamente il narcisista), cioè metterlo davanti a uno specchio.
Quando una donna che si trova all’interno di una relazione con un narcisista si rende conto di avere a che fare con un uomo problematico, l’unico modo per tentare di ottenere un risultato concreto è di parlargli in maniera diretta.
Spiegare al narcisista il proprio punto di vista nella maggior parte dei casi significa buttare le proprie parole al vento (come ha fatto Eco), ma talvolta può riuscire ad accendere una scintilla nell’uomo narcisista, portandolo a diventare consapevole delle sue dinamiche emotive.
Bisogna fare una doverosa precisazione: il processo di “guarigione” dal narcisismo è molto lungo e difficile, esattamente come il percorso per superare qualsiasi patologia psicologica.
La donna Nemesi può fare solo un breve tentativo per salvare Narciso ma, differentemente dal mito, molto probabilmente si tratterà di un tentativo inutile.
A quel punto, la donna Nemesi dovrà andar via, rompere la relazione e salvare se stessa.
In realtà, all’interno della stessa donna albergano i tre differenti personaggi della storia: tutte le donne giovani oppure al primo amore, o ancora tutte le donne molto innamorate sono donne cervo.
A un certo punto della relazione, temendo di perdere l’amore, le donne cervo si trasformano in donne Eco, e cercano disperatamente di assecondare tutti i capricci del narcisista.
A quel punto però, la donna Eco ha la possibilità di trasformarsi in donna consapevole, cioè in Nemesi. Se ci riuscirà, se riuscirà a riconoscere il narcisista per quello che è, sarà in grado di salvare se stessa ma anche di salvare le altre donne cervo e le donne Eco.
Non bisogna infatti trascurare un dettaglio: Nemesi entra nella storia soltanto per vendicare la ninfa Eco. Questo significa che una donna forte che riesca a rompere la trappola del narcisista, sarà in grado di aiutare e “salvare” molte altre donne nel corso della sua vita, guidandole lungo lo stesso percorso che lei stessa ha compiuto.