Il caso di Elena Ceste continua ad offrire nuovi sviluppi. Si attende il via libera per i funerali della donna, scomparsa da Costigliole d’Asti il 24 gennaio 2014 e ritrovata dopo nove mesi, il 18 ottobre, in un canale situato a poche centinaia di metri dalla propria abitazione. Secondo le indiscrezioni, le esequie si svolgeranno entro il mese di gennaio a Govone, il paese originario dei genitori della vittima.
Prima dei funerali però si attendono alcuni risultati delle analisi condotte sulle ossa della donna e altre perizie che potrebbero chiarire alcuni elementi. Un altro sopralluogo è stato fissato per il 23 gennaio e da quel momento sarà il medico legale Francesco Romanazzi a decidere se si potrà procedere con i funerali.
Marito di Elena prepara i funerali
Il marito della vittima, il vigile del fuoco Michele Buoninconti, resta al momento ancora l’unica indagato per “omicidio e occultamento di cadavere”. Dal canto suo, Buoninconti ha sempre respinto le accuse. Il marito della vittima, che si dice tranquillo, avrebbe preso qualche giorno di ferie per dedicarsi ai preparativi dei funerali e avrebbe già scelto alcuni passi del Vangelo da leggere durante la messa: un passo sarebbe dedicato alla donna perfetta, un altro alla brava moglie mentre resta un mistero il terzo passo.
Trovato Gandalf, cane di Elena Ceste
Nel frattempo proseguono le indagini di un delitto che resta in parte un mistero. I carabinieri di Asti hanno intanto annunciato il ritrovato del cane della vittima, Gandalf, uno spaniel bianco pezzato, di cui era stata denunciata la scomparsa. Si apprende che il cane della donna è in buone condizioni e si trova in un allevamento dell’astigiano. Non è chiaro al momento se il ritrovamento del cane sia utile ai fini delle indagini.
Il marito di Elena aveva riferito di aver dato via il cane, restituendolo al precedente proprietario, un amico della coppia che regalò Gandalf ad Elena due anni prima: “Dopo la scomparsa di mia moglie, alle prese con la gestione dei figli, non ero più in grado di occuparmi anche del cane”, aveva sostenuto Buoninconti.
In base alla ricostruzione dei fatti, il vecchio padrone di Gandalf ha detto di aver affidato il cane ad una famiglia ligure che poi lo diede ad altre persone e di averne pertanto perso le tracce. Tra i sospetti degli inquirenti, permane l’idea che il marito della vittima si sia voluto liberare del cane affinché non trovasse il corpo della moglie, sepolto vicino all’abitazione. Il cane era molto legato ad Elena e i bambini rimasero molto dispiaciuti quando il padre diede via il loro Gandalf.
Il cane appare provato, ma in buone condizioni. I bimbi di Elena Ceste erano rimasti molto dispiaciuti quando il cagnolino fu Costretto ad andarsene. Gandalf era legatissimo ad Elena Ceste.