Roberto, Viginia e Ada Anselmi Fiacchini, figlio e nipoti Renato Zero

Roberto, Virginia e Ada sono il figlio adottivo e i nipoti di Renato Zero. Il cantautore è un padre e un nonno presente: “Ce la metto tutta”.

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Roberto Fiacchini, il figlio di Renato Zero – Foto Instagram da https://www.instagram.com/robertofiacchini/

Roberto Anselmi Fiacchini è il figlio di Renato Zero. Dopo averlo conosciuto casualmente in un cinema come ha raccontato lo stesso Renato in un’intervista, tra i due nacque una lunga amicizia che, con il tempo, ha portato il cantautore ad adottarlo legalmente.

“Ero al cinema e noto questo ragazzino. Era pettinato come Bart Simpson. Mi raccontò la sua storia: il padre era morto, la madre malata. Sono sempre stato vicino ai ragazzi degli orfanotrofi. Cominciai a seguire Roberto e, quando fu possibile, lo adottai”.

Roberto, Viginia e Ada Anselmi Fiacchini: chi sono il figlio e i nipoti di Renato Zero

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Roberto Fiacchini, il figlio di Renato Zero – Foto Instagram da https://www.instagram.com/robertofiacchini/

Nato a Roma il 5 luglio 1973, Roberto Anselmi Fiacchini ha perso i genitori quando era ancora molto piccolo. L’incontro con Renato Zero, avvenuto casualmente, gli ha cambiato la vita. Il cantautore, non avendo avuto figli, si è legato tantissimo al giovane che, nel 1993, ha cominciato a lavorare per lui come bodyguard.

L’adozione è arrivata nel 2003 quando Roberto aveva 30 anni. L’uomo si è poi sposato e ha avuto due figlie, Virginia e Ada rendendo così Renato Zero nonno.

“Mi piace moltissimo farmi chiamare nonno. Le bambine sono cresciute in un battibaleno, ora sono signorine. Hanno 15 e 14 anni e a vederle sono anche un po’ imbarazzato. Hanno una fisicità più prorompente della loro età e questo mi preoccupa. Ai ragazzi che si avvicinano dico ‘io so nonno, non t’azzarda, sennò il carrozzone non te lo canto”, ha raccontato a Verissimo il cantautore.

Sull’essere padre, ai microfoni di Silvia Toffanin, ha dichiarato: “Mio figlio mi chiama ‘pà’. E’ una sensazione iniqua, perché io so che non posso coprirgli l’assenza dei genitori che gli sono mancati ma posso solo giustificare la mia presenza fino ad oggi”.

 

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Non ci si improvvisa padri. Io ce la metto tutta per riempire vuoti, ma sembra sempre che manca qualcosa. Quella parte di buio penso che lui non potrà mai colmarla, se non attraverso le sue figlie. Con loro potrà riscoprire il gioco e questo affiatamento così puro e scevro di competizione che hanno i bambini. Lui sta vivendo una seconda vita dopo la formalizzazione dell’adozione. Merita tutto quello che non ha avuto da un passato così ingiusto“, ha concluso.

 

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Amante del calcio, in questo periodo, Roberto ha scelto di dedicarsi al biliardo. “Non potendo giocare a calcio, mi sono buttato sul biliardo!!! In fondo, i calci di rigore accomunano entrambi gli sport”, ha scritto su Instagram.

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