Nell’ambito delle indagini sul caso Ruby Ter che vede 45 indagati tra i quali una ventina di “olgettine” che avrebbero taciuto, dietro compenso elargito dall’ex premier Silvio Berlusconi, durante i processi Ruby e Ruby bis, è stata messa agli atti una lettera che Berlusconi inviò il 29 dicembre del 2013 alle giovani ragazze ospite delle sue serate ad Arcore e con la quale, annunciava d’interrompere a partire dal gennaio del 2014 i suoi contributi: ovvero 2500 euro al mese che versava ad ogni ragazza coinvolta nelle indagini.
Ecco il testo integrale della missiva firmata da Berlusconi e riportato dall’Ansa:
“Cara…. sarai venuta a conoscenza che da alcune settimane sono state depositate le motivazioni relative agli incredibili processi sulle cene in casa mia. Inutile dirti che non c’è nessun riguardo per te e per gli altri ospiti delle nostre cene e che continua su di noi l’ignobile denigrazione che tutti abbiamo assurdamente dovuto subire. Ma c’è qualcosa in più. C’è che l’aiuto che io, seguendo l’impulso della mia coscienza, ho continuato a dare a te e alle altre ospiti per lenire gli effetti della devastazione che questi processi hanno causato alla vostra immagine, alla vostra dignità, alla vostra vita, rischia di essere incredibilmente strumentalizzato ipotizzando addirittura dei possibili reati a carico non solo mio ma anche vostro. A questo punto i miei legali pur comprendendo la generosità e l’altruismo della mia iniziativa, mi invitano con assoluta determinazione, a non continuare con il sostegno economico mensile, perchè si potrebbe attribuire al mio aiuto e alla mia accettazione una finalità diversa da quella reale. Per queste ragioni sono obbligato a sospendere da gennaio ogni mio contributo“.
“Sono sicuro che tu sei consapevole di quale attacco mi è stato inflitto da una magistratura militante, che fa un uso politico della giustizia per eliminare l’unico ostacolo che si è opposto e che si oppone alla definitiva presa del potere da parte della sinistra. Questa è l’Italia di oggi. Un’Italia senza giustizia, dove per avere giustizia devi rivolgerti alla Corte Europea di Strasburgo come sto facendo per correggere l’assurda e l’indegna sentenza del primo agosto. Mi spiace, mi spiace tanto. Spero, a processo finito, di poterti rivedere e riabbracciare. Ti voglio bene. Silvio“, conclude la lettera.