I rumori bianchi sono spesso utilizzati per conciliare il sonno dei neonati. Si tratta di un metodo da attenzionare, sebbene di aiuto.
Ci sono rumori che, quando dobbiamo addormentarci, tendono ad avere su di noi un effetto calmante. Pensiamo al rumore della pioggia, del mare o del vento, ad esempio. Qualcuno afferma che i rumori bianchi possono essere utilizzati anche per conciliare il sonno dei bambini, ma è vero?
Certamente, ci sono aspetti positivi e aspetti negativi, come spesso accade. Scopriamo insieme cosa sono i rumori bianchi per il sonno dei neonati e le loro controindicazioni.
Cosa sono i rumori bianchi per il sonno dei neonati
Il rumore bianco può agevolare il sonno, ma di cosa si tratta per la precisione? Si parla di suoni che, spesso, vengono utilizzati per far dormire un neonato tutta la notte. Ci sono alcune ricerche che mettono in evidenza il loro effetto positivo, ma occorre prestare attenzione a come si utilizzano. In linea generale, i rumori bianchi per il neonato vantano un effetto calmante. Certo è che non devono venire meno le attenzioni dei genitori, come cullare il piccolo facendo sentire la propria voce e vicinanza.
I neonati che faticano ad addormentarsi – in generale, i bambini sotto i due anni di età – possono essere aiutati ricorrendo proprio ai rumori bianchi, ovvero suoni ripetitivi che possono essere di varia natura. Tra i rumori bianchi per neonati, pensiamo a quelli del phon o dell’aspirapolvere, ma anche e soprattutto quelli naturali come la pioggia o le onde del mare. Dall’azione calmante, generalmente si tratta di suoni che il piccolo già conosce da quando era presente nell’utero.
Le controindicazioni del rumore bianco per i neonati
Ma ci sono controindicazioni per il rumore bianco nei neonati? La scienza dice che questi suoni possono favorire il sonno del bambino e il suo rilassamento (come riportato dall’American Academy of Pediatrics). È importante, però, che non vengano superati i 60 decibel, dato che un neonato tollera suoni di 80-85 decibel al massimo. Anche l’International Pediatric Sleep Association (IPSA) considera positivo l’utilizzo dei rumori bianchi, ma bisogna fare attenzione. Il dispositivo utilizzato deve, infatti, trovarsi abbastanza distante dal piccolo per evitare danni uditivi e una cattiva qualità del sonno.
Si tratta, inoltre, di una metodologia di cui è preferibile non abusare. Una volta che il bambino si è addormentato, il dispositivo va spento. È anche sconsigliato l’utilizzo dei rumori bianchi in bambini con più di due anni di età. Infine, c’è una parte di esperti che reputa che i rumori bianchi potrebbero interferire con lo sviluppo del linguaggio dei più piccoli, proprio per il fatto che si tratta di rumori costanti che potrebbero creare problemi con la mappatura acustica dei piccoli. Se si ricorre ai rumori bianchi, senza alcun dubbio, la cosa migliore è – come detto – non abusarne e chiedere, comunque, consiglio al proprio pediatra di fiducia.