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Salerno: uccide la moglie e si spara durante la gara di nuoto del figlio

Terrore in provincia di Salerno dove un uomo ha ucciso la moglie con sette colpi di arma da fuoco e ha poi rivolto verso di sé l’arma per suicidarsi.

La tragedia è avvenuta ieri, all’esterno di una piscina dell’impianto sportivo Club Fiore a Campigliano, frazione di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno, dove era in corso una gara di nuoto di uno dei due figli della coppia. Salvatore Varavallo, di 35 anni, era separato da quasi un anno dalla moglie 29enne, Giustina Copertino.

Uccide la moglie nel parcheggio

Si apprende che la donna stava seguendo la gara del figlio e che era uscita nel parcheggio per condividere su Facebook con il suo cellulare il video della competizione. L’ex marito era nel parcheggio dove ha prima sparato alla Bmw del suocero e alla macchina della donna e ha poi raggiunto l’ex moglie non esitando a colpirla ripetutamente. Un testimone ha gridato all’uomo per tentare di fermarlo. A quel punto, Salvatore ha rivolto verso di sé l’arma, sparandosi tre colpi, tra cui l’ultimo mortale.

Entrambi sono deceduti durante il trasporto al pronto soccorso in ambulanza. Nel giubbotto dell’uomo sono stati trovati ben 34 proiettili e un coltello. La coppia aveva due figli: uno di 9 anni che stava gareggiando e uno di 4 anni.

Panico nella struttura

“Quando ci siamo accorti di cosa stava avvenendo il panico ci ha sopraffatti e il primo pensiero è andato ai numerosi bambini e ragazzi presenti nella struttura pressostatica. Sarebbe potuta essere una vera strage. Ci siamo subito attivati per allertare i soccorsi e le forze dell’ordine”, ha dichiarato uno dei gestori della struttura, ricordando che “questo è un luogo dove i bambini vengono accompagnati dai genitori per imparare i valori della lealtà e il rispetto dell’avversario attraverso la pratica sportiva. Invece gli autobus delle varie comitive, provenienti da varie località della regione, che hanno preso parte alla manifestazione, erano pieni di sguardi impauriti”.
Dopo la tragedia, la gara di nuoto è stata interrotta e le famiglie con i bambini sono stati fatti allontanare dal centro.

Un altro caso di femminicidio che testimonia i raptus di follia scaturiti dalla separazione, la gelosia e il senso di possesso di un uomo che non accetta che sia finita la relazione. Da un’indagine condotta da Eures emerge che nel 17,8% dei casi, l’omicidio scaturisce dalla volontà da parte della donna di rompere la relazione.

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