Niente sangue: ho perso la verginità o no? Tutto quello che devi sapere

Perdere la verginità e trovare sangue sul lenzuolo sono due eventi estremamente collegati nell’immaginario collettivo maschile e femminile.

Il sangue deriva (deriverebbe, in realtà) dalla rottura dell’imene, una sottilissima membrana che chiude parzialmente il canale vaginale nei primi anni della nostra vita.

perdere verginità sangue
(Chedonna)

Questa membrana, sottilissima e molto elastica, in realtà non “sigilla” completamente l’apertura della vagina. La sua funzione è limitare l’ingresso di batteri e altri microorganismi per preservare la salute del nostro apparato riproduttivo ma deve comunque essere permeabile, affinché i primi flussi mestruali possano superarlo senza romperlo.

Questo significa che anche l’imene integro non è completamente chiuso: può presentare una piccola apertura o dei piccoli fori attraverso cui l’ambiente interno ed esterno della vagina comunicano.

Inoltre l’imene non ha sempre lo stesso spessore. Al contrario, può risultare più o meno spesso a seconda della persona. Proprio il suo spessore e la sua permeabilità sono alla base di molti “equivoci” sulla sua rottura durante il primo rapporto mestruale.

Perdere la verginità significa sempre perdere sangue?

Secondo ciò che viene ancora creduto dalla maggior parte delle donne e degli uomini, l’imene si rompe solo durante il primo rapporto sessuale, con relativa perdita di sangue.

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(Canva)

Si tratta di una credenza che solo in parte corrisponde a verità. Infatti, l’imene può rompersi in vari modi differenti dal rapporto sessuale vero e proprio.

Per fare qualche esempio, urti violenti, movimenti scorretti e oggetti esterni possono causare la rottura dell’imene. Non sono rari infatti i casi di adolescenti che rompono l’imene andando in bicicletta, facendo stretching o utilizzando l’assorbente interno.

Per questo motivo si consiglia sempre di utilizzare l’assorbente interno dopo aver avuto il primo rapporto sessuale, anche se in realtà non ci sono conseguenze negative per l’organismo quando la rottura dell’imene avviene con questa dinamica.

In realtà non ci sono MAI conseguenze negative per l’organismo nel momento della rottura dell’imene.

La rottura dell’imene fa male?

Perdere la verginità può far male, ma molto raramente questo dipende dalla rottura dell’imene. Molto spesso, infatti il dolore per la rottura dell’imene è estremamente lieve o del tutto assente, proprio a causa del fatto che si tratta di una membrana molto sottile e poco innervata (cioè con pochi nervi al suo interno).

Il dolore che si prova durante la perdita della verginità nella maggior parte dei casi deriva da una contrazione eccessiva dei muscoli pelvici, e tale contrazione eccessiva deriva da motivazioni psicologiche che non hanno quasi mai a che fare con problematiche fisiche e muscolari.

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Posso perdere la verginità con i preliminari?

Se si fa coincidere la perdita della verginità con la rottura dell’imene la risposta è assolutamente sì, soprattutto se si tratta di “preliminari profondi”.

Se invece si fa coincidere la perdita di verginità con un coinvolgimento emotivo totale e con la partecipazione a un atto sessuale vero e proprio, allora proprio no!

La rottura dell’imene comporta perdita di sangue?

Purtroppo la risposta a questa domanda è molto vaga perché la verità è che dipende da una serie di fattori posti al di fuori della nostra conoscenza. Nessuna donna sa se il proprio imene è elastico o rigido, spesso o sottile, quindi non può assolutamente prevedere se nel momento della sua rottura ci sarà un’emissione di sangue.

Molte donne perdono un po’ di sangue (davvero poco) quando l’imene si rompe, mentre in alcuni casi si possono avere perdite di sangue più copiose. In nessuno dei due casi ci si deve spaventare perché l’imene è fatto per rompersi e la perdita di sangue non comporterà abbassamenti di pressione, svenimenti e così via: le donne “resistono” 5 giorni al mese con perdite molto più abbondanti!

Molte altre donne però non perdono sangue, anche se il loro imene si è rotto. Il motivo è che che semplicemente il sangue è talmente poco da rimanere all’interno della vagina oppure l’imene era così sottile da non avere emesso sangue nel momento in cui si è rotto definitivamente.

Ci si accorge della perdita della verginità se non c’è sangue?

Beh, speriamo davvero che se hai avuto un rapporto sessuale tu te ne sia accorta e ti sia anche divertita ma, a parte questo, a livello fisico non c’è assolutamente nulla che possa indicare la perdita della verginità di una donna, a meno che non ci si sottoponga a un esame ginecologico. In pratica solo il ginecologo sarà in grado di notare l’assenza o la perforazione dell’imene, quindi la perdita della verginità “fisica”.

Tutti i cambiamenti che derivano dalla perdita di verginità sono psicologici e riguardano principalmente la sfera emotiva, non quella fisica.

Come mi devo comportare se non c’è perdita di sangue?

Beh … dovresti solo esserne felice! Niente lenzuola da lavare, niente pasticci da rimediare, niente imbarazzi, nessuna preoccupazione da parte di lui che vedendoti sanguinare avrà sicuramente il terrore di aver esagerato. Meglio, no?!

Se invece la tua preoccupazione è che dal momento che non hai perso sangue lui non ti consideri vergine, abbiamo solo un consiglio: smetti di preoccuparti!

divertirti quando sei sopra
(fonte: Unsplash)

Se hai deciso di perdere la verginità con una persona in particolare significa che ti sentivi abbastanza a tuo agio da aver parlato con lui della tua storia precedente. Se gli avevi detto di essere vergine ma non hai perso sangue e lui è rimasto interdetto, potrai fargli leggere questo articolo mentre vai a fare una doccia (a proposito, ecco la lista delle cose da fare dopo un rapporto)! Quando tornerai avrai davanti una persona più informata e (speriamo) più serena.

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