Il Festival di Sanremo si avvicina, ma restano ancora degli interrogativi da dipanare. In primis la questione pubblico, poi quella legata alle misure preventive. Cosa possiamo aspettarci in questa edizione della kermesse canora.
L’Italia lo aspetta come punto di ritorno alla normalità: il Festival di Sanremo è uno dei pochi ricordi vividi nella mente di tutti prima dello scoppio della pandemia da COVID-19. Immediatamente dopo la kermesse, lo scorso anno, si è iniziato a parlare seriamente di Coronavirus e le vite di tutti gli italiani (e non solo) sono cambiate radicalmente: a 365 giorni di distanza il virus di matrice cinese è ancora un problema, fra possibili varianti e vaccini che stanno arrivando, ma c’è chi coltiva la speranza di tornare quanto prima alla serenità di un tempo. Magari proprio grazie a Sanremo: il Festival della Canzone Italiana, in diretta dal 2 al 6 marzo su Raiuno, potrebbe essere la conferma di un capitolo che si sta per chiudere in bellezza. All‘Ariston l’ultimo barlume di normalità, nello stesso teatro i primi segnali di rinascita.
Sanremo all’insegna della sicurezza: che Festival ci aspetta
Sembra una bella favola a cui chi più e chi meno è ancora disposto a credere dopo che è stato assicurato lo svolgimento della manifestazione: il Festival, dunque, si farà con tutti gli accorgimenti del caso. Non era così scontato per Amadeus e Fiorello, i conduttori però hanno tranquillizzato tutti: “Siamo al lavoro”. I problemi da risolvere sarebbero tanti: in primis quello relativo agli assembramenti. La kermesse canora, da sempre, chiama moltissime persone a raccolta fra giornalisti e pubblico. Tutto dovrà essere ridotto, anche il budget delle serate. Il punto è proprio questo: come riuscire a far coesistere tutto.
Si sta pensando a un pubblico contingentato e serate in forma ridotta, dove si manterrà l’adeguato distanziamento sociale prima, durante e dopo le esibizioni. I cantanti ci sono, gli ospiti anche (o quasi). Massimo riserbo sui primi nomi, tranne per la presenza fissa di Zlatan Ibrahimovic data la conferma arrivata dal campione stesso. Lo svedese sarà presente ogni sera. Resta ancora l’interrogativo su come ospitare la platea: si era parlato addirittura di una crociera con la prima kermesse canora della storia della televisione italiana in movimento su una nave. Ipotesi non percorribile, soprattutto per costi e sponsor. Anche sotto quel profilo, tutto sarà ridimensionato. Ci aspetta un Festival tanto atteso quanto ridimensionato. Malgrado tutto, Sanremo resta sempre Sanremo.
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— Festival di Sanremo (@SanremoRai) December 18, 2020