L’attrice di Un Posto al Sole racconta un dramma del suo passato: cosa fu costretta a fare per inseguire il suo sogno
L’ingresso nel cast de Un Posto al Sole risale all’ormai lontano 2003 e per l’attrice ha significato la definitiva consacrazione dopo un percorso iniziato diverso tempo prima. L’esordio sul piccolo schermo infatti è avvenuto con Renzo Arbore che insieme agli autori di Indietro tutta! decise di scritturarla per vestire i panni di Miss Sud, nella trasmissione del 1987. Aveva poco più di vent’anni all’epoca e nel mondo dello spettacolo aveva fatto il suo ingresso da poco.
La prima opportunità è arrivata grazie ai fotoromanzi, decise di trasferirsi a Roma e buttarsi a capofitto nell’avventura. L’impatto con la città la prende in contropiede, come ha raccontato a Fanpage.it in una lunga intervista. “Andai a bussare alla Lancio, chiesi se un viso come il mio potesse interessargli. Ero timida ma sfacciata”, ammette, ma non è l’unico retroscena ad aver lasciato i suoi fan letteralmente di stucco.
Un Posto al Sole, Nina Soldano sugli inizi: “Scappai di casa, i miei genitori…”
Si è confessata a cuore aperto in un’intervista fiume, Nina Soldano, una delle attrici più amate dal pubblico, soprattutto per aver vestito i panni di Marina Giordano in Un Posto al Sole. Raggiunta dalla redazione di Fanpage ha raccontato nel dettaglio gli inizi della sua carriera nel mondo dello spettacolo. Prima i fotoromanzi, poi il cinema e la televisione, con l’esordio sul piccolo schermo che risale alla fine degli anni Ottanta.
E pensare che i genitori per lei avrebbero voluto tutt’altro, nonostante avesse dimostrato sin dalla tenera età la propria inclinazione: “Desideravo recitare sin da piccola e ho lottato con tutte le mie forze. Scappai di casa a vent’anni, proprio perché i miei avevano tutt’altro desiderio. Si saranno chiesti da dove fossi venuta fuori”.
Il padre era “top gun” dell’aeronautica mentre la madre faceva l’insegnante: “Entrambi attenti e ligi al dovere. Avrebbero voluto che io lavorassi nelle ambasciate o diventassi insegnante, ma in realtà volevo fare tutt’altro”, aggiunge Nina. “Per far sentire la mia voce fui costretta a fare questo gesto molto forte, è stato coraggioso da parte mia, devo ammettere”.