Nell’era della comunicazione digitale, i bambini, fin da piccoli, vengono avvicinati agli strumenti tecnologici come computer, tablet o smartphone e imparano molto presto ad utilizzare il touchscreen. Alcuni ricercatori hanno dimostrato come queste nuove abitudini influiscono in modo negativo sulla crescita di un bambino, che tende a perdere la creatività, secondo alcune recenti ricerche condotte da università americane.
Allo stesso tempo, la stessa pratica della scrittura, come emerso da un articolo pubblicato dalla rivista dell’Accademia della Crusca, aiuterebbe a sviluppare le facoltà cognitive.
Stesso scenario anche per quanto riguarda il disegno, che resta un importante mezzo con il quale il bambino da sfogo alla sua immaginazione e stimola in loro emozioni: “Approcciarsi al foglio bianco, prendere in mano una matita e dare libero sfogo all’immaginazione, provoca in loro emozione. Man mano che realizzano il disegno, provano meraviglia ed empatia, perché tutto ciò che mettono su carta, lo vivono”, spiega Evi Crotti, grafologa.
Al contempo, come hanno dimostrato molti studi, lo stesso disegno è rivelatore di segnali interpretabili dagli adulti, in quanto sottolinea la grafologa “ciò che non riescono a esprimere a parole, spesso lo esprimono disegnando”.
Il disegno aiuta pertanto i bambini ad “esternare: le loro paure, le loro gioie, ma anche i cambiamenti, le difficoltà, i conflitti che affrontano, come la gelosia nei confronti di un fratellino, la paura dei mostri, la paura degli animali, il timore di essere rapiti da chi è diverso”.
Insomma, il disegno svela un mondo non solo immaginario ma reale più che mai! Ecco allora che riportiamo alcuni suggerimenti individuati su “Io donna” grazie ai quali iniziare ad interpretare i disegni di vostro figlio.
1. Lo spazio sul foglio: tra i primi elementi da valutare nel disegno, vi è quello dell’utilizzo dello spazio sul foglio: ovvero se il bambino riempie o meno tutto il foglio. Secondo quanto ricorda l’esperta, “nel primo caso il bambino è solare e sereno. Nel caso opposto, invece, il piccolo ha bisogno di essere rassicurato da mamma e papà perché potrebbe sentirsi inadeguato”.
2. L’energia vitale: Tra gli altri aspetti, anche l’energia con la quale il bambino impiega la matita sul foglio è un indice importante. In quanto, se “l’energia vitale è elevata, poggerà con forza e quindi è un bambino volitivo, se invece lo sfiorerà, il bambino ha delle insicurezze”.
3. La rappresentazione: ci sono alcune figure che hanno una rilevanza simbolica importante e che sono una costante nelle rappresentazioni dei bambini come la figura umana, la casa, il sole, l’albero e la famiglia.
Per quanto riguarda la figura umana è importante verificare se la disegna in modo completo in quanto sta a significare che il bimbo ha una certa stabilità. Secondo l’esperta, “se la figura ha gli occhi truci, il bambino vive una situazione di ansia. Se è senza mani, manca la comunicazione in famiglia, mentre se è senza piedi, gli manca la sicurezza”.
La casa è simbolo dell’accoglienza nella quale il bambino proietta tutte le sue emozioni:”Se disegna una casa con il comignolo che fuma, nella sua vita c’è affetto e calore. Se invece la casa che rappresenta è senza, gli manca l’attenzione dei suoi cari. Se la casa ha le finestre chiuse, vuol dire che vive in un ambiente troppo protettivo che gli impedisce di vedere la realtà”.
Il sole con i raggi, come molti sanno, rappresenta a figura paterna e se viene “contornato da nuvole vuol dire che il suo papà non dà sicurezza e che sta affrontando una situazione che gli provoca malinconia”.
L’albero è un altro elemento fondamentale in quanto il suo tronco rappresenta l’io: “se il tronco è esile, il genitore dovrà aiutare il piccolo ad avere maggiore autostima. Un tronco grosso, invece, rappresenta una personalità egocentrica. Se ha il nodo dentro, vuol dire che il piccolo non è indipendente dai genitori e non è autonomo”.
Infine, il modo in cui il bambini disegna la famiglia può rivelare molti aspetti che non conoscete di vostro figlio: “se il bambino si colloca al primo posto rispetto agli altri componenti è un bambino egocentrico, mentre se si mette all’ultimo posto, si sente messo da parte”. Nel caso in cui rappresenterà “la famiglia su una barca nera, vuol dire che in famiglia vive una situazione di paura e di incertezza. Anche se ha voglia di conoscere e di esplorare, ha bisogno di esser rassicurato”.
4. I colori. Anche i colori rivelano alcuni aspetti e stati emotivi di un bambino per cui per capire meglio il mondo emotivo del bambino è bene fargli impiegare delle matite colorate e non dei pennarelli che non danno energia vitale al disegno. La tonalità del colore svela l’interiorità di un bambino per cui se opta per color tenui ha una personalità timida e nel caso di colori più vivaci, ha una personalità estroversa.
5. Stimolare e non obbligare il bambino a disegnare: è molto importante che il bambino disegni liberamente sia da solo che in compagnia e non dev’essere obbligato a farlo. Inoltre, l’esperta suggerisce che è meglio evitare di commentare sia in modo positivo che negativo il disegno oppure fare dei paragoni, in quanto non bisogna interferire per non inibire la sua voglia di disegnare che riuscirà a fare esprimere il suo mondo interiore.