L’iscrizione di un bambino alla scuola primaria non è un compito semplice ma ci sono diversi elementi utili per la scelta di una scuola
Gennaio per molte famiglie significa una cosa sola: è il mese dell’iscrizione a scuola che per alcuni significa anche la prima volta. Perché una delle scelte più complicate, a meno di non esserci già passati, è quella di scegliere la scuola primaria per il proprio figlio.
Mille dubbi, mille domande e non tutte hanno una risposta o almeno la risposta che cercate è quella che arriva. Ma ci sono alcuni consigli sempre validi per aiutare indecisi ed esigenti, impreparati e ansiosi, perché in fondo tutti puntano ad una cosa sola: cominciare a costruire il futuro dei loro figli con la scuola.
Partiamo dalla prima impressione che spesso è quella decisiva. Negli ultimi anni ormai tutti i plessi organizzano uno o più appuntamenti con gli Open Day: in tempi normali le scuole, aprono le loro aule e tutti gli ambienti, dalla cucina al cortile passando per la palestra e gli spogliatoi. In questi tempi invece bisogna accontentarsi del web, almeno fino a quando ci sarà il Covid. Ma se un’organizzazione funziona, sarà capace di far vedere tutto ed essere convincente.
Gli Open Day di solito sono anche l’occasione per conoscere gli insegnanti e in particolare il dirigente scolastico. Un ruolo fondamentale perché lui coordina tutto ma deve dare l’impressione di essere efficiente nel guidare una grande macchina organizzativa. Ai genitori spetta un solo compito, quello di fare le domande giuste per orientarsi. Quindi chiedete quello che volere sapere al dirigente, agli insegnanti, fatevi illustrare anche il Pof, cioé il Piano dell’offerta formativa extrascolastica differente tra scuola e scuola.
I genitori possono informarsi sul metodo di insegnamento, per l’italiano e altre materie, e su alcuni temi precisi, come i programmi. Ma dovete avere modo di valutare la struttura nel suo complesso, è un vostro diritto.
Scelta della scuola primaria, alcuni aspetti fondamentali da valutare
Un altro aspetto fondamentale per la scelta della scuola primaria è legato al tempo e agli orari. In genere chi fa quello normale esce tra le 13 e le 13.30, chi invece fa il tempo pieno non prima delle 16.30. Nel primo caso quindi i bambini porteranno compiti da fare a casa, nel secondo una volta fuori avranno terminato i loro impegni scolastici.
Collegato a questo c’è il tema della distanza da casa e dei trasporti. La scuola deve essere efficiente ma anche sufficientemente comoda per i genitori ed eventualmente i nonni o altri parenti che andranno a prendere i bambini. Meglio che sia raggiungibile a piedi, senza troppi sforzi e e senza prendere troppo freddo in inverno anche se ognuno è libero di fare come vuole.
E non fatevi prendere dal panico se nella scuola e anche nella classe futura di vostro figlio ci sono tanti bambini stranieri di origine. Gli insegnanti bravi non si fermano davanti a lingue differenti,m sanno come portare avanti una classe, pur nel rispetto delle diverse culture. Se non riescono a farlo, è solo una scusa.
Infine valutate se esistono servizi di prescuola o doposcuola. Il primo serve per lasciare i bambini prima che inizino le lezioni senza nessun rischio, il secondo per tenerli lì almeno fino alle 18, 18.30 che per chi lavora è una fortuna.