Smalto per unghie: prodotto altamente tossico?
Le unghie sono un elemento rilevante nell’estetica delle donne. Recentemente le onicotecniche per unghie si sono molto evolute e la tendenza della nail art ha spopolato in tutto il mondo, ma questa predilizione ad abbellire le unghie risale a migliaia di anni fa. Sia in un salone di bellezza che a casa, l’applicazione dello smalto è più che banale e dona un certo fascino estetico alle donne. Tuttavia, alcuni componenti dello smalto per unghie sono allergenici, tossici, persino cancerogeni.
Il lato oscuro dello smalto per unghie
La maggior parte degli smalti sul mercato contiene sostanze chimiche dannose per la salute. Contengono toluene (neurotossico), formaldeide, una sostanza cancerogena e xilene senza dimenticare dibetylphtalae, potente distruttore endocrino contenuto anche nella maggior parte degli smalti per unghie. La combinazione di tutti questi prodotti può avere un impatto significativo sulla salute degli utilizzatori di smalti per unghie. Queste sostanze possono causare asma, dermatite e persino promuovere lo sviluppo del cancro al seno.
È quindi essenziale scegliere uno smalto per unghie a base d’acqua, dove l’etichetta riporta la scritta “3 free”, “4 free”, “5 free” e fino a “8 free”. Questa designazione certifica che il prodotto non contiene nessuna delle quattro sostanze pericolose come toluene, formaldeide, dibetilftalato e xilene.
Un altro agente noto per essere altamente tossico e potenzialmente dannoso per la salute, anch’esso presente nello smalto per unghie è il trifenilfosfato (TPHP), un agente chimico che può seriamente compromettere il corpo e la funzione ormonale.
Uno studio condotto da ricercatori della Duke University sull’ambiente ha stabilito che lo smalto è un distruttore endocrino analizzando l’urina di 26 donne che si erano smaltate le unghie poche ore prima.
Secondo Heather Stapleton, Professore alla Duke University, il TPHP che viene utilizzato in ftalati sostitutivi delle unghie è ritenuto tossico per la riproduzione umana. Associato con le altre quattro sostanze pericolose contenute nello smalto per unghie, la sua applicazione regolare dimostra quanto il suo uso possa essere nocivo a lungo termine.
Leunghie non sono impermeabili a tutte queste sostanze tossiche e non costituiscono una barriera protettiva all’ingresso di questi prodotti nel nostro corpo. Inoltre, gli smalti contengono sostanze volatili direttamente assorbite per inalazione.
Lo smalto per unghie, può quindi rappresentare un rischio per i consumatori provocando irritazioni o allergie senza dimenticare la deformazione dell’unghia, il suo ingiallimento e la scomparsa delle cuticole.
Sebbene lo smalto per unghie non sia necessariamente l’unico responsabile, uno studio condotto in California rivela che le estetiste che applicano quotidianamente nei saloni di bellezza soffrono di diverse condizioni dovute all’esposizione quotidiana a queste sostanze chimiche.
Precauzioni e alternative
Secondo una direttiva europea, le etichette smalto per unghie devono menzionare tutti i componenti contenuti nel prodotto, quindi si evince l’importanza di leggerle attentamente prima dell’acquisto o dell’uso in un salone di bellezza o a casa.
Esistono alternative allo smalto, vernici verdi, bio, a base d’acqua o al 100% organiche o con l’iscrizione “3 free”, “4 free”, “5 free”, “four free” e fino a “8 free” sull’etichetta. Sono quelli più popolari tra i consumatori che vogliono passare a una pratica più sicura dello smalto per unghie ma anche più ecologica e non dannosa per la salute per via della sostituzione di sostanze nocive con patate, cotone, mais o grano tra gli altri.
Un’altra precauzione da prendere, è quella di ventilare bene le aree dove viene applicato lo smalto.
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