Scopri come mangiare il sushi anche mentre sei a dieta. E cosa scegliere per non ingrassare.
Il sushi è ormai entrato a far parte del modo di alimentarsi della maggior parte degli italiani. E anche in questo periodo difficile in cui andare al ristorante di sera è ormai un utopia, sono in tanti a ordinarlo a casa, sopratutto nel week end.
Dopotutto, basta provarlo una sola volta per rendersi conto di come sia buono, allegro e persino in grado di dare il buon umore. E tutto grazie a tutta una serie di alimenti come l’avocado, il riso e il salmone, che rientrano a pieno titolo tra quelli che fanno bene alla mente.
Ma come fase se pur amando il sushi si è a dieta o si teme di ingrassare? La verità, è che farlo è possibile. Ciò che conta è scegliere le portate giuste e mangiarlo nel modo più bilanciato possibile. Scopriamo come.
La prima cosa che bisogna capire è che se si desidera mangiare il sushi mentre si è a dieta si deve mettere da parte il concetto di all you can eat per passare alla scelta di alcuni piatti da preferire ad altri. Un’alternativa meno triste di quanto si pensi perché grazie alle scelte giuste ci si alzerà da tavola comunque sazi e appagati e tutto senza il minimo senso di colpa.
Il sushi è infatti composto da ingredienti semplici come il riso, il pesce e altri ingredienti tutto sommato sani e facilmente bilanciabili tra loro. Il trucco sarà quindi quello di scegliere le varianti giuste che risulteranno comunque soddisfacenti. Un menu tipo?
Andiamo ora ad analizzare quanto sopra descritto per comprendere meglio la composizione dei piatti.
Le alghe wakame sono un mix di alghe condite con salsa di soia e zucchero (o altro dolcificante). Di norma, se si parla di dieta, sarebbero da evitare. Si tratta però di una delle scelte più gettonate ed essendo servite sempre in piccole porzioni, per una volta si può fare uno strappo alla regola.
Proseguire con edamame o tofu alla piatra aiuta a saziarsi grazie all’apporto proteico. Inoltre si è ancora nel bel mezzo dell’antipasto che è sempre uno dei momenti che quando si mangia sushi si ama prolungare.
Il sashimi non è altro che pesce e di conseguenza è un’altra fonte proteica e sana che oltre a portare il buon umore consente ulteriormente di non arrivare affamati alle portate più ambite di sushi.
Maki, nigiri e uramaki sono senza ombra di dubbio tra le portate più apprezzate. In genere vengono servite o consegnate in porzioni da 6 o da 8. I maki sono piuttosto piccoli e se si scelgono si può associare anche un temaki (un cono ripieno sempre di riso e pesce con altri ingredienti a scelta). Un’altra alternativa valida è quella di mixare maki e nigiri.
Nel caso degli uramaki, invece, la situazione è un po’ diversa in quanto si tratta quasi sempre di un rotolo di sushi piuttosto largo che viene poi tagliato. Una porzione, quindi, è solitamente più che sufficiente.
A seguire si può optare per un dolce leggero (come due palline di gelato al matcha). Se invece non si predilige il dolce si può osare con qualche maki in più.
Se siete curiosi circa le calorie del sushi, ecco di seguito qualche esempio, giusto per farsi un’idea. Bisogna però considerare che queste variano in base alla quantità e alla scelta dei vari ingredienti.
Tutti alimenti che messi insieme portano a far salire il range calorico, un po’ per la presenza di zucchero nel riso e un po’ perché spesso tra gli ingredienti ce ne sono di molto calorici come il salmone e l’avocato.
Ovviamente stiamo parlando di una cena per chi è a dieta o sta cercando di non prendere peso. Motivo per cui gli alcolici andrebbero aboliti insieme alle bevande zuccherate. Molto meglio limitarsi a dell’acqua (al limite si può optare per la frizzante) o in alternativa per un tè verde.
Se non si hanno problemi riguardo alla linea, invece, una serata libera è sempre un bene per l’organismo. Purché si mangi fino a saziarsi e non si arrivi a stare male. Meglio, piuttosto, mangiare il sushi più spesso che limitarsi ad una scorpacciata infinita una volta ogni tot.
Ora che abbiamo esaurito il discorso dieta è bene concentrarsi anche sulla salute e tenere a mente alcune regole fondamentali per chi ama mangiare sushi.
Detto ciò, se oltre a dedicarvi al sushi a pranzo o di ordinarlo per cena, avete voglia di un piatto che si trova meno facilmente al ristorante ma che in Giappone va tantissimo e rientra tra le portate di sushi, qui trovate la ricetta dei famosi onigiri mentre a seguire potete vedere come si preparano gli inarizushi.
E ora che non manca proprio nulla, è il caso di dire Itadakimasu! E di godersi il proprio pasto a base si sushi.