Per quanto belli e chic siano, i tacchi alti sono un importante rischio per la salute. Possono, infatti, provocare numerosi disturbi.
Da sempre, i tacchi sono simbolo di femminilità ed eleganza: sono in grado di dare un tocco di classe a ogni outfit e, ovviamente, di slanciare la figura di chi li indossa. Tuttavia, nonostante la loro inconfondibile e innegabile bellezza, è necessario fare una serie di considerazioni legate a salute e benessere.
Non è raro, infatti, che insorgano problemi legati all’utilizzo di questo tipo di calzature che, troppo spesso, vengono ignorati per amore della moda (e dei tacchi nude, ad esempio). Scopriamo, quindi, quando evitare i tacchi alti e i motivi per non indossarli.
Sebbene siano tendenzialmente scomodi, i tacchi alti sono qualcosa a cui molte donne non riescono a rinunciare. Eppure, anche l’American Osteopathic Association ha messo in evidenza i tanti rischi che si corrono indossandoli spesso.
Il primo rischio per la salute è rappresentato dall’alluce valgo: queste scarpe vanno indossate con moderazione soprattutto quando sono a punta stretta, perché avviene uno spostamento del peso corporeo sull’avampiede e la posizione delle dita agevola la comparsa dell’alluce valgo in chi ne ha la predisposizione (questo compare, infatti, per motivi di origine traumatica o congenita). L’alluce valgo è caratterizzato da una deviazione dell’alluce verso le altre dita e, nei casi più gravi, occorre ricorrere all’intervento chirurgico.
Allo stesso modo, i tacchi alti possono essere causa di vene varicose. Anche a livello circolatorio, infatti, possono rappresentare un problema, provocando un’insufficienza venosa. Basti pensare che l’arco plantare è ricco di vene, per cui è necessario appoggiare bene il piede per evitare il ristagno dei liquidi. Sono, quindi, assolutamente da evitare le ore in piedi sui tacchi alti.
Com’è facile immaginare, i tacchi alti possono compromettere la corretta postura corporea – il peso deve essere bilanciato tra avampiede e tallone – provocando mal di schiena e iperlordosi lombare (curvatura della colonna vertebrale). Da tenere in considerazione sono anche lesioni ai tendini, distorsioni della caviglia e infiammazioni, oltre alla metatarsalgia e al neuroma di Morton: la prima è una patologia che si presenta con dolore ai metatarsi e la seconda, invece, è un’infiammazione ai danni dell’avampiede (si presenta con un nodulo che dà la sensazione di avere un “sassolino nella scarpa”).
I tacchi alti possono, infine, causare artrite – velocizzano il declino della cartilagine – affaticano le articolazioni provocando dolori alle ginocchia, dolori al piede, sforzano il tendine di Achille e favoriscono la comparsa di unghie incarnite e dolori muscolari importanti. Il consiglio è, quindi, quello di indossare i tacchi alti raramente e, comunque, di prediligere tacchi da 3 centimetri o 4 centimetri al massimo.