On line si trovano moltissimi consigli per scegliere il miglior tatuatore, ma quali sono le regole per approcciare correttamente a chi è un tatuatore professionista?
Scegliere il tatuatore perfetto per realizzare il tatuaggio che abbiamo in mente è un’operazione tanto delicata quanto complessa.
Entrano in gioco un gran numero di fattori, tra cui la compatibilità tra lo stile preferito dal tatuatore e il progetto che abbiamo in mente, le sue disponibilità di tempo, il prezzo che richiede per il suo lavoro, il livello di igiene che propone nel proprio studio e, ovviamente, la sua bravura.
Quello su cui si riflette troppo poco, però, è che ci sono delle regole anche per i clienti del tatuatore e che spesso questi ultimi non fanno richieste corrette o non hanno un comportamento corretto nei confronti dei professionisti a cui si rivolgono.
Ecco un breve vademecum per diventare i clienti ideali per il tatuatore ideale: seguendole ne guadagnerà la qualità dell’esperienza e, forse, anche la qualità del tatuaggio.
Regole (per i clienti) che fanno felice il tatuatore
Dopo aver chiesto lo schizzo del vostro tatuaggio volete cambiarlo? E dopo una settimana volete cambiarlo ancora? Volete un tatuaggio di una certa grandezza e complessità ma non avete soldi per pagarlo e chiedete uno sconto? Avete prenotato un appuntamento e poi non vi presentate senza nemmeno avvertire?
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Comportamenti del genere trasformano un cliente qualsiasi in un vero e proprio incubo per il tatuatore e si riflettono sia sul rapporto tra il cliente e il tatuatore, sia sull’atmosfera che si respirerà all’interno dello studio durante il lavoro, sia probabilmente sulla qualità del lavoro finito.
Quali sono allora le regole di base per mettere un tatuatore nelle condizioni di lavorare al meglio possibile?
1 – Impara a comunicare
Quando si decide di volersi tatuare capita spesso di non avere le idee del tutto chiare in merito al soggetto. Spesso si ha solo un’idea generale sulla quale sarà necessario lavorare per ottimizzarla e renderla tatuabile.
Il progetto su carta del tatuaggio è una fase fondamentale del lavoro di un tatuatore e può prendere molto tempo. Per questo motivo è necessario comunicare il più direttamente e chiaramente possibile con il tatuatore, al fine di dargli la possibilità di capire cosa desidera il cliente e realizzarlo nel minor tempo possibile.
Nella stragrande maggioranza dei casi il tatuatore proporrà delle aggiunte o interpretazioni personali all’idea del cliente: se queste idee non piacciono è bene dirlo chiaramente e soprattutto dirlo subito piuttosto che proporre altre idee o altre variazioni girando intorno all’argomento per paura di offendere il tatuatore.
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2 – Non puoi cambiare idea in continuazione
Il processo di realizzazione dello schizzo è complesso e può richiedere tempo: nessun tatuatore si sottrarrà a questo impegno, ma il cliente deve sapere che il processo di elaborazione del tatoo non può durare in eterno.
Se si chiedono continue modifiche, anche dopo che il progetto è stato dichiarato concluso, allora si dovrà essere disposti a pagare un extra, perché il tempo è denaro, anche quello speso per la progettazione e non per l’esecuzione diretta del tatuaggio.
3 – Non puoi portare a casa il disegno
Una volta terminato il progetto alcune persone estremamente scorrette fanno una richiesta apparentemente innocente: chiedono di portare il disegno a casa. Questo, dicono, permetterà loro di “familiarizzare” con l’idea e renderà più facile definire il punto in cui tatuarsi.
A volte si tratta solo di una scusa: queste persone si presenteranno con lo schizzo eseguito da un artista presso gli studi di altri tatuatori, scegliendo quello disposto a eseguire il lavoro al prezzo più basso.
In linea generale, quindi, è bene non chiedere di portare a casa il disegno e non chiedere di fotografare il progetto prima che sia stato tatuato.
4 – Meglio non chiedere una copia esatta
Ai tatuatori non piace l’idea di copiare in tutto e per tutto il lavoro di un altro tatuatore: oltre al fatto di essere una pratica poco corretta nei confronti dell’artista che ha creato l’originale, è anche piuttosto umiliante per il tatuatore che riceve la richiesta.
5 – Presentarsi (puntuali)
Dopo aver preso un appuntamento è corretto presentarsi. Se proprio capita un imprevisto, è corretto avvertire per tempo, in maniera che il tatuatore possa “riempire” il buco temporale che si è creato nella sua giornata con un altro lavoro.
Non presentarsi e non avvertire del cambiamento di programma, soprattutto se il tatuaggio avrebbe richiesto molte ore di lavoro, è una delle cose che più fanno infuriare i professionisti del settore.
6 – Non dare consigli tecnici
Non importa quanto il cliente sia appassionato di tatuaggi e ferrato sull’argomento: non deve dare indicazioni tecniche durante la seduta, chiedendo al tatuatore di fare questo o quello, di usare questo o quell’ago, questo o quel colore.
Questo atteggiamento è irrispettoso nei confronti della preparazione tecnica del professionista a cui ci si è rivolti.
7 – Non chiedere continue pause
Tatuarsi è una faccenda dolorosa, e questo non è un mistero. Le sessioni necessarie a realizzare un tatuaggio grande e complesso possono essere molto lunghe. In questo caso sarà lo stesso tatuatore a proporre pause al cliente, in maniera che quest’ultimo possa gestire meglio il dolore.
Ci sono clienti però che chiedono pause continue e prolungate, dilatando enormemente i tempi di realizzazione del tattoo. Le continue interruzioni, inoltre, rompono la concentrazione del tatuatore, che finirà per fare un lavoro peggiore di quello che farebbe se non dovesse interrompersi ogni cinque minuti.
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8 – Non chiedere sconti
Spesso i clienti dei tatuatori chiedono tatuaggi molto elaborati e costosi e poi confessano di non poterli pagare chiedendo al tatuatore un trattamento di favore.
Oltre al fatto che si tratta di un atteggiamento molto fastidioso per il tatuatore, soprattutto se il cliente non è anche un amico, è anche piuttosto scorretto.
Gli accordi per il prezzo vanno conclusi prima della sessione di tatuaggio e vanno rispettati. Non si può assolutamente chiedere uno sconto a tatuaggio finito.
Inoltre, moltissimi tatuatori chiedono il versamento di una caparra. Rifiutarsi di versarla potrebbe concludere definitivamente il rapporto con il tatuatore prima ancora di cominciare il lavoro.
Ogni tatuatore ha le sue regole (scritte e non scritte): cominciare ad applicare quelle generali, però, è un ottimo primo passo per far felici tutti.