Ennesimo dramma in famiglia registrato a Cosenza dove è stato arrestato un uomo di nazionalità serba di 35 anni che ha tentato di uccidere il figlio di due mesi.
Una storia dai risvolti agghiaccianti, in quanto l’uomo già in passato avrebbe tentato di fare abortire la moglie colpendole la pancia a pallonate. La donna però non l’aveva mai denunciato.
Sul caso sta indagando la polizia a Cosenza che ha arrestato l’uomo per tentato omicidio del figlio di due mesi e per maltrattamenti e violenze nei confronti della moglie.
Secondo le indiscrezioni, la crudeltà dell’uomo si sarebbe palesata in diverse occasioni nelle quali l’uomo ha picchiato più volte il neonato provocandogli lesioni pericolose per la vita del bambino.
Le indagini sono scattate dopo una segnalazione del personale medico ospedaliero a seguito dei continui ricoverei del bambino.
Gli inquirenti hanno poi scoperto che l’uomo aveva tentato di fare abortire la donna con colpi di pallonate scagliati contro la pancia della donna, in quanto in questo modo non sarebbe rimasta traccia delle violenze.
Dal canto suo, anche la donna avrebbe riportato diverse lesioni anche gravi ma non aveva mai voluto denunciare il marito. Dopo la nascita del bambino, la violenza dell’uomo si è riversata anche contro il neonato. In un’occasione, l’uomo avrebbe picchiato violentemente il bambino quando la moglie era assente.
“L’uomo che abbiamo arrestato per il tentato omicidio al figlio e le aggressioni alla convivente è una vera bestia”, ha commentato il questore di Cosenza, Luigi Liguori.
Nel corso di una conferenza stampa sul caso, il procuratore ha poi spiegato che “l’arrestato ha procurato lesioni gravi, che addirittura sono sfociate nella rottura di cinque costole, lesioni celebrali ed epatiche sul piccolo perché, probabilmente, non accettava il figlio”, sottolineando che “la violenza contro la moglie era più controllata”.
“Già durante la gravidanza l’uomo ha aggredito la madre del piccolo con pallonate per tentare di farla abortire. Pensate che il bimbo è nato il 7 gennaio e dopo venti giorni era già ricoverato in ospedale per lesioni interne”, ha aggiunto Liguori.