E’ il caso del The Green Place, un santuario per animali liberati dallo sfruttamento umano, riconsegnando loro la dignità di un’esistenza in piena libertà, creato a Nepi nella provincia di Viterbo, nel Lazio.
Il rifugio è nato dall’iniziativa di alcune persone che hanno creato una onlus, spinte dalla passione e dall’amore per i nostri amati compagni a 4 zampe, senza discriminazione.
Tutto nasce nel 2012, quando a ridosso delle festività di Pasqua fu trovato un agnellino appena nato, ancora parzialmente avvolto nella placenta sul ciglio di una strada di campagna. Pascal è cresciuto con i volontari, bevendo il biberon dalle loro mani e grazie a lui è nata l’idea di creare un luogo, il Thegreenplace, che fosse rifugio per animali abbandonati o che fossero stati salvati da situazioni di sfruttamento o maltrattamento.
In poco tempo, si sono aggiunti Frank, una capra riscattata dal macello, poi Velvet un cavallo salvato dall’ippodromo delle Capannelle. Dietro allo slogan “Tutti liberi, niente gabbie“, il rifugio si è distino e ha avviato anche delle collaborazioni con la Lega Anti vivisezione (Lav) che ha trovato spazio al centro per far ospitare un greggio di pecore e di capre salvate da una “cascina degli orrori”.
Il centro è stato arricchito da un laghetto che accoglie molte tartarughe e alla famiglia si sono aggiunti molti altri animali, come maialini, papere e molte galline.
Il luogo offre un’occasione unica di convivenza, tra caprette, pecore, agnellini, cavalli, maialini, galline, cani, gatti e umani.
Il quotidiano viene scandito da canto del gallo, lo schiamazzio delle papere, belati e abbai: “Un’avventura che quotidianamente – affermano gli organizzatori del progetto- porta a riflettere su come la nostra società abbia costruito dei livelli di importanza differenti tra uomini e animali, errando completamente”.
Un quotidiano fatto di amore da parte di chi ogni giorno lotta per la loro tutela e difesa. Tra i commenti lasciati sul profilo facebook del centro, molte persone hanno espresso entusiasmo, definendo il luogo un paradiso per gli animali: “Conoscere questo posto per me è stato come vivere un sogno ad occhi aperti perché gli animali sono nati liberi e liberi devono continuare a vivere”, scrive un ragazzo che ha visitato il centro.
Sono proprio le sensazioni e le esperienze individuali che qualificano un luogo, soprattutto se si considerano i numerosi centri fittizi, dove il salvare gli animali si rivela un business.
Altro elemento grazie al quale distinguere e apprezzare lo sforzo dei volontari di Thegreenplace che basano la loro attività, parallelamente al loro lavoro e portano avanti il progetto grazie allo sforzo di molte persone, alle donazioni e promuovendo delle iniziative strictly vegan.
Un luogo ideale anche per una passeggiata fuori porta e adatto per far scoprire ai più piccoli la magia degli animali, offrendo un sostegno anche al rifugio. “Al The Green Place è un po’ come stare in famiglia, con quel senso di appartenenza che rassicura e unisce, tra scodinzolii e abbracci, l’incontro con l’altro e la scoperta di sé diventano uno scambio indimenticabile”, sottolineano gli ideatori del progetto.
Gli ideatori del progetto amano ricordare che The Greenplace “come altri in Italia e all’estero, è solo un esempio coraggioso di come il mondo sta cambiando e della direzione consapevole che hanno preso coloro i quali si impegnano concretamente per migliorarlo”. Un approccio con il quale far germogliare semi di pace attraverso un’oasi in cui non vi sono distinzioni tra animali e umani, ma condivisione e convivenza.
La straordinaria convivenza tra gli ospiti del rifugio è spesso documentata dal fotografo Marco Biondi che offre delle immagini altamente simboliche, nostalgiche e suggestive, che testimoniano la dolcezza di queste piccole creature.
Thegreenplace ha recentemente avviato una campagna sul territorio nazionale e anche all’estero su siti di crowfounding e attraverso i social network, per ristrutturare il rifugio. Per informazioni sulla campagna “Aiutateci a ristrutturare il rifugio” clicca qui. A volte basta un piccolo gesto per una grande causa!
Vi proponiamo una piccola galleria fotografica con la quale immergersi nelle atmosfere magiche del rifugio.