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Tisane: quale scegliere? Effetti benefici e controindicazioni

Tisane: quale scegliere? benefici e controindicazioni (Istock Photos)

Tisane: quale scegliere? Da quella depurativa a quella snellente, tutti i benefici e le controindicazioni

Con l’arrivo delle bella stagione e la prova costume che si avvicina, l’ansia sale all’idea di quei “chiletti” in più che proprio non vogliono andar via. Con l’aiuto di una sana ed equilibrata alimentazione e un buon allenamento fisico si ottengono dei risultati soddisfacenti. Ma un piccolo aiutino per contribuire alla nostra forma fisica può venire dall’uso (e non abuso) delle tisane. Una buona abitudine è berne 2/3 tazze al giorno. Ma quale scegliere? In commercio ne esistono davvero di diverse e per ogni esigenza: da quella depurativa a quella snellente e disintossicante, la scelta è davvero ampia e spesso ci si trova davanti allo scaffale delle tisane e non sappiamo quale scegliere. Allora cerchiamo oggi, di fare un po’ di chiarezza e capire cosa sono le tisane, quali sono gli effetti benefici sul nostro organismo e quali, invece, le controindicazioni.

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Tisane: quale scegliere? Drenante, depurativa disintossicante e dimagrante-snellente

Tisane, quale scegliere? (Istock Photos)

Tisane rilassanti contro l’insonnia, snellenti, drenanti, depurative o digestive. Diversi sono i tipi e le proprietà degli infusi e delle tisane del benessere. Le Tisane sono le protagoniste dei pomeriggi e delle serate autunnali e invernali di molte di noi, ma non solo, anche con il caldo le tisane – bevute fredde – sono un toccasana per il nostro organismo. Ce ne sono per tutti i gusti e le esigenze. Le tisane hanno delle proprietà benefiche a contraddistinguerle ed è per questa ragione che possono essere scelte in base alle proprie esigenze. Le tisane sono preparate con erbe o spezie per infusione in acqua calda  o fredda e, sebbene qualcuno faccia confusione, queste si differenziano da infusi e decotti per alcuni particolari. Scopriamo di più sugli infusi e le tisane del benessere, i vari tipi e tutte i benefici che porta la loro assunzione.

Tisane Drenanti

Tisane drenanti ( IStock Photos)

Le tisane drenanti sono la scelta ideale per combattere il ristagno dei liquidi, causa di gonfiore e inestetismi. Questo tipo di bevanda ha delle proprietà diuretiche, che aiutano a combattere la ritenzione idrica. Naturalmente, l’efficacia di tali infusi e tisane è legata alle piante officinali e agli ingredienti che vengono utilizzati per la loro preparazione. Le tisane drenanti agiscono diminuendo la ritenzione idrica: la percezione di essere “grassi” deriva anche e soprattutto dalla sensazione permanente di gonfiore; proprio per questo le tisane drenanti costituiscono un buon aiuto, andando ad agire sul sistema linfatico e sull’apparato renale.
Una tisana drenante deve assicurare, oltre all’azione diuretica, anche un buon equilibrio dei sali: ecco quindi un esempio su cosa una tisana drenante dovrebbe contenere al suo interno:

  • L’orthosiphon esplica la sua azione diminuendo la ritenzione idrica: di conseguenza la percezione di gonfiore diminuisce.
  • la bardana esplica la sua azione depurativa aiutando l’organismo ad eliminare le scorie, stimola la diuresi ed è ricca di minerali, indispensabili all’organismo per mantenere un buon equilibrio salino. Inoltre, la bardana stimola la corretta digestione.
  • Rooibos è una droga che contiene ridotte quantità di caffeina e tannini, con una discreta concentrazione di flavonoidi. Esplica la sua azione prevalentemente come diuretico e antiossidante.
  • Aloe (Aloe vera): l’aloe è caratterizzato da eteropolisaccaridi che andrebbero a diminuire il senso di fame a proteggere lo stomaco. In questo caso, però, l’aloe si trova in quantità molto ridotta, perciò non è propriamente corretto trovarlo in una tisana.
  • Carciofo: aiuta la corretta digestione
  • Anice stellato e finocchio: sono inserite in questa tisana per correggere il sapore, ma anche per svolgere un’azione eupeptica, quindi digestiva e epatoprotettiva.
  • Liquirizia: le saponine contenute promuovono l’attività gastroprotettrice, mentre i flavonoidi esplicano attività eupeptica. La liquirizia serve per correggere il sapore amaro della tisana.

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Per fare in modo che la tisana sviluppi al massimo il suo effetto, migliorando l’efficacia del prodotto,  l’infusione dovrebbe protrarsi per almeno trenta minuti. Inoltre, si dovrebbe porre attenzione a tenere coperto il contenitore dell’infuso, per impedire alle sostanze volatili di disperdersi.

Come tutti i prodotti naturali, anche una tisana drenante di questo tipo ha alcune controindicazioni: infatti, una persona che soffre di problemi a livello renale (calcoli o irritazione del glomerulo) non dovrebbe assumere prodotti drenanti. Così come chi è affetto da ipertensione, registra un evidente squilibrio salino o soffre di stipsi dovrebbe evitare il consumo di tisane drenanti in genere.

Tisane depurative disintossicanti

Tisane depurative, benefici e controindicazioni (Istock Photos)

Queste sono quelle che contribuiscono a rigenerare il corpo sotto diversi aspetti: liberano l’organismo dalle scorie e da sostanze nocive di origine alimentare o metabolica, apportando benefici estetici e cardiovascolari. Alcune tisane depurative possono avere anche una funzione drenante e snellente, in particolar modo per via della loro azione che favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso.

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Per preparare una tisana depurativa occorre conoscere quali sono i rimedi naturali e le piante officinali che possono avere un effetto depurativo sul nostro organismo. Tra gli ingredienti che talvolta vengono utilizzati per preparare le tisane depurative troviamo le

  • bacche di rosa canina: ha proprietà depurative e antinfiammatorie. Per la preparazione di una tisana alla rosa canina si utilizzano le bacche essiccate della pianta e si lasciano immerse per alcuni minuti in acqua calda in modo da ottenere un infuso. La rosa canina ha la potenzialità di favorire l’eliminazione delle tossine dal corpo tramite l’urina, in maniera dolce, senza affaticare i reni e inoltre è d’aiuto per la circolazione.
  • il tarassaco con i suoi fiori e le sue radici. La tisana, ottenuta dall’infusione dei fiori, ha delle leggere proprietà diuretiche e lassative. Al vostro elisir depurativo al tarassaco potrete aggiungere anche delle scorze di arancia e di limone bio.
  • le foglie di ortica e betulla: Altri due ingredienti molto utilizzati per preparare le tisane depurative sono l’ortica e la betulla, di cui vengono sfruttate soprattutto le proprietà drenanti, utili per cercare di eliminare i ristagni di liquidi nell’organismo. All’ortica e alla betulla si possono abbinare altri ingredienti, come la gramigna e i frutti di bosco.
  • la radice di bardana: nota per le sue proprietà antisettiche e depurative, la radice di bardana viene utilizzata come ingrediente per preparare delle tisane depurative. È considerata benefica soprattutto in caso di problematiche della pelle, come acne, dermatosi e eczemi, ma anche per reumatismi, gotta, diabete e calcoli ai reni.
  • il cardo mariano, il finocchio, la salvia e l’achillea: Per la preparazione di una tisana depurativa il cardo mariano può essere abbinato ad altri ingredienti come il tarassaco, l’achillea, il finocchio e la salvia. L’azione di queste piante officinali aiuta l’organismo a depurarsi. In particolare, il cardo mariano è tra i rimedi naturali considerati utili per supportare il fegato.
  • l’ortica: questa pianta possiede proprietà antidiarroiche, grazie alle quali agevola la normale attività intestinale, fungendo da digestivo naturale.

Tisane snellenti – dimagranti

Tisane snellenti-drenanti, quale scegliere? (Istock Photos)

Chi necessita di perdere un po’ di peso e rimettersi in forma, potrebbe pensare di ricorrere alle tisane dimagranti: per dimagrire, infatti, oltre a un’alimentazione sana e corretta e a dell’attività fisica costante e adeguata, le bevande di questo tipo possono essere considerate delle valide alleate. Tra gli ottimi espedienti per sgonfiarsi, ci sono delle tisane brucia grassi e snellenti ideali a tal scopo. Tisane ricche di acqua e sostanze ad effetto diuretico e depurativo possono quindi avere una certa efficacia nel favorire l’eliminazione di sostanze tossiche e favorire al tempo stesso il dimagrimento. Le fibre in esse contenute tendono inoltre a stimolare il senso di sazietà e a ridurre l’assorbimento intestinale di grassi e tossine.  Altre piante come la rodiola e la griffonia simplicifolia hanno invece un effetto sulla modulazione nervosa del senso della fame. Lo iodio contenuto nelle alghe favorisce l’aumento del metabolismo basale ed ha quindi un potenziale effetto benefico sul dimagrimento. Le tisane dimagranti non devono comunque sostituirsi alle poche, ma buone abitudini alimentari necessarie per favorire il dimagrimento. Tra gli ingredienti che una buona tisana dimagrante deve avere troviamo:

  • zenzero e limone: accelerano il metabolismo e riducono il senso di fame, soprattutto il primo contiene gingerolo – che lo rende un vero e proprio brucia grassi naturale – mentre il secondo elimina il gonfiore addominale.
  • erba mate: questa erba vanta proprietà bruciagrassi e dimagranti, stimolando la diuresi, attivando il metabolismo – grazie alle proprietà termogeniche – e calmando la fame nervosa.
  • caffè verde: trattasi del normale caffè raccolto prima che quest’ultimo giunga a maturazione completa. Questa bevanda aiuta a diminuire l’assorbimento di grassi, grazie alle metilxantine – delle sostanze dall’azione lipolitica – e all’acido clorogenico, che riduce l’assorbimeno di zucchero velocizzando il metabolismo.
  • Tè verde: oltre a combattere l’invecchiamento precoce – grazie alle sue proprietà antiossidanti – e ad essere ricco di vitamina A, vitamina B, vitamina C, sodio e altri sali minerali, questo aiuta a perdere peso.

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Qual è il momento migliore per bere una tisana

Tisane: qual è il momento migliore per berne (Istock Photos)

Per avere la massima efficacia dagli ingredienti che compongono le tisane, è consigliabile farne uso in alcuni momenti della giornata. Per esempio, al mattino si può avere la massima efficacia dalle tisane depurative, lassative e diuretiche. A metà mattina (dopo le 10), è invece consigliata l’assunzione di una tisana energetica.

Prima di pranzo si può avere la massima efficacia dalle tisane antiacido e ricostituenti, così come, dopo i pasti, è preferibile una tisana digestiva e antigonfiore. Nel primo pomeriggio, mediamente intorno alle 16, è consigliabile una tisana disintossicante e antinfiammatoria, in ultimo, prima di andare a letto  è utile bere una tisana lassativa, drenante o rilassante.

Una volta preparata, la tisana deve essere bevuta al più presto, in quanto la conservazione è limitata (massimo 24-48 ore) e dovrebbe avvenire per refrigerazione.
Per aromatizzare le tisane è meglio evitare lo zucchero; preferire eventualmente un cucchiaino di miele oppure aumentare, dietro consiglio dell’erborista, la percentuale di droghe aromatiche.

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Efficacia ed effetti collaterali delle tisane

tisane, effetti benefici e collaterali, quale scegleire? (iStock Photos)

I preparati per infusi disponibili nei supermercati permettono di ottenere tisane scarse di principi attivi e con limitato potere terapeutico, utili per sorseggiare qualcosa di gustoso o come alternativa a tè e caffè.

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Nelle erboristerie, al contrario, è possibile acquistare le singole droghe o miscele già preparate, ricevendo consigli personalizzati per preparare ed assumere tisane dotate di maggior effetto terapeutico, ma anche – potenzialmente – di maggiori effetti collaterali. Per questo motivo, è fondamentale richiedere dettagliate indicazioni sulle quantità di acqua e droghe da utilizzare nella preparazione della tisana, sulle modalità e tempi di preparazione, nonché sulle dosi di assunzione. Tutti questi consigli vanno rispettati scrupolosamente. Le tisane possono essere preparate con qualsiasi tipologia e componente vegetale; alcune di queste possono risultare tossiche, pertanto gli ingredienti specifici devono essere necessariamente controllati individualmente per la salute e la sicurezza dei consumatori.
Le tisane vendute al dettaglio sono per la maggior parte considerate sicure, ma quelle medicinali potrebbero contenere dei principi attivi che causano danni se presenti in grandi quantità.
Mentre la maggior parte delle tisane sono sicure per il consumo regolare, alcune erbe hanno effetti tossici o allergenici.
Oltre ai principi attivi universalmente tossici, diverse erbe medicinali hanno proprietà abortive. Significa che, se consumate da una donna incinta, potrebbero causare aborto spontaneo.
Tra questi ingredienti certi sono molto comuni, ad esempio la noce moscata, il macis, la papaya, il melone amaro, la verbena, lo zafferano, l’olmo e forse il melograno.
Esistono anche delle erbe controverse o di dubbio effetto, come l’artemisia, la ruta, la mentuccia, la carota selvatica, il tanaceto e il ginepro.

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