Noi, uomini e donne completamente evoluti, dominatori indiscussi del pianeta, possiamo trasmettere il Covid ai gorilla ed alle scimmie?
Possiamo tranquillamente dire che proprio a causa del Covid purtroppo ne abbiam sentite di tutti i colori e di tutte le sfumature dei colori stessi. Soprattutto nelle fasi iniziali della pandemia quando la confusione era davvero tanta.
Il Covid, di cui molto spesso veniamo a conoscenza di preoccupanti varianti, ci ha insegnato che la scienza è un’arma molto potente per contrastare il male che si può abbattere su di noi. Ogni tanto però riceviamo notizie che proprio non ci aspettavamo.
E’ inusuale parlare di una forma di virus che l’uomo riesce a trasmettere ad un primate? Per molti di noi la risposta è sì. Pensiamo che possa essere impossibile una cosa del genere e che magari non possa essere veritiera una notizia di tale entità.
Ma poi arriva la verità scientifica.
L’essere umano trasmette il covid al gorilla ed alla scimmia?
Quanto accaduto nello zoo di San Diego risponde alla nostra domanda. Tre gorilla sono infatti risultati positivi al virus SarsCoV2. La nota è stata diffusa dal governatore della California Gavin Newsom.
Secondo quanto si è appreso dalle prime indagini, i tre gorilla sarebbero stati contagiati da un membro dello staff, secondo lo zoo, che era positivo al Covid probabilmente senza esserne consapevole, quindi asintomatico.
I tre gorilla rappresentano proprio il primo caso di coronavirus diffusosi in primati non umani, benché proprio precedenti ricerche abbiano indicato che alcuni di questi animali sono suscettibili di sviluppare il virus.
Per parlarne da un punto di vista più generale e scientifico basti guardare a quanto dichiarato da Serge Wich, ricercatore dell’università John Moores di Liverpool.
“La perdita del proprio territorio ed anche il continuano bracconaggio rappresentano i primi fattori di pericolo per la sopravvivenza delle grandi scimmie, ma non sono gli unici. Anche i virus sono una fonte di preoccupazione” sostiene il ricercatore.
“La situazione attuale richiede la massima attenzione. Non sappiamo quale potrebbe essere l’effetto del virus sui primati, e per questo motivo è necessario cercare di evitare che possano contrarre il Covid-19” disse in tempi non sospetti Serge Wich, prima che scoppiasse il caso dei tre gorilla dello zoo di San Diego.
Il ricercatore proprio a tal proposito aveva infatti aggiunto che secondo ricerche scientifiche precedenti era stato dimostrato che gli scimpanzé potessero contrarre il comune virus del raffreddore.
Non solo, infatti la comunità scientifica ritiene che l’Ebola abbia causato la morte di migliaia di scimpanzé e gorilla in Africa. “Si rende necessaria – dichiarava in tempi non sospetti il ricercatore – una valutazione approfondita di tutte le progettualità che coinvolgono gli habitat delle grandi scimmie per valutare e scongiurare i rischi“.
Le sue dichiarazioni furono un monito molto importante e che oggi fanno eco più che mai visto che siamo arrivati ad avere la prova che i gorilla possono contrarre il Covid-19. Cosa ne sarà di questi tre animali?
Seguiranno ulteriori aggiornamenti sulla vicenda.