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Turchia, donna decapita il marito: “La costringeva a rapporti sessuali estremi”

Ancora episodi di violenza culminati in un gesto estremo provocato dall’esasperazione. La protagonista della vicenda dai contorni agghiaccianti è una donna di 49 anni che in Turchia ha decapitato il partner, un pensionato di 67 anni, con il quale si era sposata da poco.


La donna però era esasperata dal fatto che l’uomo la obbligava a rapporti sessuali estremi, come quelli visti in un film a luci rosse. Secondo la ricostruzione fornita dalla donna, l’uomo “voleva fare sesso tutti i giorni, mi costringeva a fare le cose che fanno sui canali pornografici tedeschi: voleva imitare tutto quello che facevano lì”.

Violenze e soprusi quotidiani che hanno portato Gönül a decapitare il futuro marito al culmine di una lite nel quale l’uomo ha tentato di colpire il figlio di 12 anni che la donna ha avuto da un precedente matrimonio. Dopo essere stata arrestata, la donna si è difesa sostenendo di aver reagito alle continue violenze.
I due si erano incontrati lo scorso settembre e l’uomo avrebbe promesso alla donna un matrimonio civile, se fossero ancora felice dopo due o tre mesi di vita insieme: “Ho accettato e mi sono trasferita a casa sua dopo una cerimonia di matrimonio religioso. Dopo 20 giorni, ha iniziato a ricorrere alla violenza. Voleva fare sesso tutti i giorni e dovevo trovare qualsiasi scusa per evitarlo. Guardava i canali porno tedeschi e voleva che riproducessi gli stessi atti”, ha raccontato la donna, confermando alle forze dell’ordine di aver accoltellato il marito con un coltello da cucina.
Un testimone ha confermato che anche il bambino della donna è stato vittima della violenza dell’uomo. La donna, che è cintura blu di taekwondo, ha raccontato di aver ucciso l’uomo dopo che quest’ultimo abbia tentato di colpire il figlio: “Era ancora cosciente. Mio figlio aveva paura ed è scappato in un’altra stanza. Ho afferrato il coltello da cucina quando Osman ha provato a stringermi la gola. Sono riuscita a spingerlo e quando è cascato a terra con il viso sul pavimento basso. Ho tagliato la parte posteriore del suo collo”.
Gonel è ora in carcere in attesa del processo.
Il quotidiano britannico Daily Mail ha citato alcuni dati in Turchia: nel 2014 vi sarebbero state ben 163.573 persone (118.014 donne, 29.419 uomini e 16.140 bambini) vittime di violenza domestica. Un numero che registra un aumento del 33% rispetto al 2013. Dati che hanno portato le autorità a delle riforme legislative e i media a portare più attenzione al caso.

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