In una società dell’edonismo immediato, basata sulla cultura dell’immagine, ci sono molte notizie di cronaca agghiaccianti che vedono numerose vittime della discriminazione fisica.
Dal bullismo alla vera e propria persecuzione, la cattiveria e l’idiozia umana non ha limiti e provoca anche casi estremi, come quello accaduto in Turchia, dove una madre ha ucciso il figlio di dieci anni in un ospedale ad Ankara, perché aveva le orecchie troppo grandi.
Il caso è trapelato sul quotidiano turco Hurriyet, lo scorso 10 febbraio. In base a quanto si apprende, il bambino era stato sottoposto ad un intervento chirurgico alle orecchie, considerate troppo grandi, in quanto secondo la madre del bimbo, i “brutti lobi” creavano grosse difficoltà dal punto di vista del rendimento scolastico e della socialità.
Dopo l’operazione, la madre non era soddisfatta del risultato ottenuto e così il giorno seguente ha portato il figlio nel bagno dell’ospedale dove lo ha ucciso, strangolandolo con il velo islamico.
Dopo aver ucciso il figlio, la donna è scappata dalla struttura sanitaria, ma durante la fuga ha avuto un incidente ed è stata ricoverata nello stesso ospedale del figlio e ha confessato tutto ai medici.
La donna si è detta pentita ma si è poi giustificata sostenendo di aver agito per il bene del figlio: “Dopo l’intervento, sia le sue orecchie che la sua testa erano diventate ancora più grandi. Era diventato brutto e si sarebbe sentito ancora più a disagio con i suoi amici. L’ho ucciso per salvarlo”, ha raccontato la donna alla polizia.
Dal canto suo, il personale dell’ospedale ha riferito che non era al corrente di possibili disturbi mentali della donna.