Ormai sono due anni che il cavaliere di Uomini e Donne Giorgio Manetti è nell’occhio del ciclone grazie alla sua storia martoriata con la dama Gemma Galgani. Il cavaliere ha da sempre attirato l’attenzione dei fans, anche per il suo lato misterioso, non raccontando molto della sua vita.
La domanda che più si sono posti i telespettatori riguarda il lavoro svolto da Giorgio, sul quale lui ha sempre glissato, non volendo mai scendere nei dettagli, secondo lui troppo personali.
Qualcosa però deve essere cambiato, dal momento che il cavaliere ha deciso di confessare a ‘La Nazione’ quale sia questa sua professione che tenta gelosamente di custodire.
Quel che faccio oggi è la punta dell’iceberg per tutte le attività che ho intrapreso in vita mia dal 1969, quando a 13 anni aprimmo con mio padre un negozio di barbiere a Campi Bisenzio. Ho un diploma di parrucchiere, ho fatto dal barista al commesso, al commerciante. Sono stato anche in aziende e società: oggi sono a fianco di manager e sto più a Roma e giro il mondo. Guardo la vita in modo positivo.
Con Gemma, che era già molto popolare, ho iniziato la storia a gennaio 2015 e c’erano signore anche più giovani e attraenti, ma, che ci posso fare? Preferivo lei. Il problema è che nel nostro Paese c’è del ‘machismo’ e la donna viene vista come un oggetto più che come persona pensante. Per me è difficile, innamorarmi perché non ricerco solo l’aspetto fisico, ma anche intellettuale.
Sì, ma è accaduto con questa persona e mezza Italia si è domandata ma come mai, invece di corteggiare una bella donna di 30 anni, benché ne avessi 59, avessi scelto Gemma, che è anche molto elegante. Io ho viaggiato molto e in altri Paesi non sarebbe stata neppure notata la differenza d’età.