Chi se la cava con la pasticceria può provare almeno una volta a preparare le uova di Pasqua fatte in casa: ci sono errori che davvero ci penalizzano
Mettiamo che quest’anno abbiamo deciso di preparare in casa un uovo di Pasqua. Non diciamo tutti, perché il regalo soprattutto quando ci sono bambini di mezzo è sempre speciale. Ma almeno uno per provare, perché in pasticceria ce la caviamo. Non è in assoluto l’impresa più difficile in cucina, ma servono tanti piccoli segreti e trucchetti per non deludere le aspettative, soprattutto le nostre
Oggi non ti do la ricetta, ma ti spiego tutto quello che è meglio evitare per un uovo di Pasqua fatto in casa a regola d’arte a cominciare dagli ingredienti e dalla loro cura. Perché alla fine si tratta sempre di rispettare le regole.
OCCHIO AL CIOCCOLATO… E ALL’ACQUA
É l’ingrediente principale, quindi trattiamolo bene. Il cioccolato per partire deve essere sciolto a
bagnomaria, ma in questa fase è obbligatorio che l’acqua non sia eccessiva. Se entra in contatto con la ciotola in cui abbiamo messo il cioccolato diventa un disastro perché popi sarà impossibile temperarlo bene.
Inoltre ci serve asciugare perfettamente gli stampi nei quali coleremo il cioccolato fuso. Bastano anche solo poche gocce d’acqua per non far aderire bene il cioccolato alle pareti, lasciando righe. E così, addio anche all’estetica.
: come trattare il cioccolato
L’ARTE DI ROTEARE E RASCHIARE
Il segreto per delle perfette uova di Pasqua fatte a mano è essere precisi quando riempiamo gli stampi. Per questo, quando versiamo il cioccolato fuso bisogna roteare lentamente la mano, senza essere troppo impulsivi in modo da riuscire a coprire in modo uniforme le pareti dello stampo, Anzi, ricordiamoci di far colare un po’ di cioccolato anche oltre il bordo in modo da non lasciare spazi vuoti.
Importante è raschiare con una spatola la superficie del bordo, fino a quando diventa liscio. Ma questa operazione deve essere fatta esattamente quando il cioccolato comincia a rapprendersi. Se aspettiamo troppo, rischiamo che il cioccolato sia ormai solidificato e quindi si rompa lungo i bordi. Se è troppo presto, aumenteranno le righe.
TEMPERAGGIO CORRETTO
L’arte del cioccolato in pasticceria è diversa dalle altre, serve più mano e più pratica. Dopo averlo fuso, deve essere raffreddato, quindi temperato, e portato ad una temperatura massima di 50°. Meglio usare una superficie in acciaio, ma soprattutto mai farlo con la frusta a mano. L’unico strumento che ci serve è la spatola.
Questo perché con la frusta rischiamo di incorporare aria ed è tutto quello che non ci serve. Allo stesso modo, dopo aver riempito lo stampo con il cioccolato, battiamolo bene sul tavolo sempre per evitare che ci siano bolle d’aria al suo interno.
RISPETTARE I TEMPI
In cucina non è sempre necessaria l’arte della pazienza, in pasticceria sia. Ogni ricetta ha i suoi tempi, chi li forza ha sbagliato in partenza e vale anche per le uova di Pasqua. La regola, dopo avefr unito le due metà delle uova è aspettare almeno mezz’ora per lasciarle riposare. Se sono passati 20 minuti e abbiamo fretta, cambiamo mestiere. Perché semplicemente, è facile che si rompano e quindi addio magia.