Anche le ricette più semplici a base di uovo ci possono frare impazzire: ma è sempre una questione di tempi e di tecnica
Cosa ci vuole a cuocere un uovo? Diciamo che è una delle operazioni che facciamo più spesso in cucina, la base per chiunque deve imparare a cucinare. Eppure, eppure, c’è sempre qualcosa che non torna, c’è un confine tra il buon risultato e il disastro che ancora non abbiamo capito bene.
Vediamo insieme tre ricette molto comuni con le uova che hanno un confine molto labile tra il sì e il no, tra quello che non funziona e quello che non va proprio. Perché c’è chi fa ancora confusione tra uovo in camicia e sodo, alla coque e all’occhio di bue. Un po’ di chiarezza non guasta, in fondo è solo una questione di tempi.
Partiamo con le uova sode. Il primo errore è mettere l’uovo o le uova nel tegame per cuocere quando sono ancora fredde mentre in realtà devono essere a temperatura ambiente. Fredda invece deve essere l’acqua per coprirle, anche se qualcuno pensando di fare prima la versa già calda nel tegame
Ora possiamo accendere il fuoco a fiamma medio-alta, ma solo quando l’acqua arriverà ad ebollizione è il momento di calcolare il tempo della cottura. Sono otto minuti per le uova medie, nove minuti per le uova grandi, non uno di più ma nemmeno uno di meno.
L’uovo alla coque ha un principio simile ma tempi molto diversi perché il tuorlo deve rimanere liquido. E soprattutto l’uovo non entra subito nel tegame, bensì solo quando l’acqua comincia a bollore. Da lì in poi calcoliamo 3 minuti se l’uovo ci piace molto cremoso e 4 minuti per un uovo leggermente più denso.
Passiamo all’uovo in camicia, che almeno sulla carta è un’altra ricetta da manuale ma anche facile. Proprio per questo, l’errore è dietro l’angolo, anche se il mio consiglio è quello di non abbattersi mai quando si sbaglia ma riprovare subito.
Qui siamo di nuovo alle prese con un uovo e con l’acqua. Ma attenzione, c’è un trucco per evitare un errore. Mai inserire l’uovo nell’acqua aprendolo semplicemente. Rompiamolo in un mestolo ampio o in una ciotolina, senza romperlo. Solo a quel punto appoggiamolo con delicatezza dentro il mulinello d’acqua. Appena dopo aver inserito l’uovo nell’acqua, abbassiamo la fiamma senza spegnerla.
A chiudere la panoramica, ecco l’uovo all’occhio di bue o al tegamino. Anche qui, siamo alle aste della cucina, eppure c’è chi lo brucia o lo cuoce troppo poco. In realtà l’errore più grande è quello di far cuocere eccessivamente il tuorlo che invece deve essere cremoso: è l’albume che deve essere compatto, non il rosso. Quindi non copriamo mai la padella durante la cottura e appena l’albume diventa bianco intenso, spegniamo subito.