L’urina maleodorante è un problema che interessa tante donne, ma molte sono a conoscenza delle cause principali. Scopriamo quali sono e quando preoccuparsi
Urina maleodorante Fonte: Istock-Photos
L’urina maleodorante interessa moltissime donne, è una condizione attribuibile a tanti fattori, ma non bisogna sempre preoccuparsi, talvolta si manifesta dopo il periodo mestruale. Può verificarsi anche dopo l’ ingestione di alimenti che tipicamente producono una pipì di cattivo odore, come gli asparagi, i broccoli o i cavoli, ma può dipendere da condizioni di disidratazione o infezioni del tratto urinario. Le cause possono essere molteplici, provocando un vero e proprio fastidio, scopriamo quali sono le principali.
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Urina maleodorante: le cause principali
Fonte: IStock
Una delle cause comuni dell’urina maleodorante è l’alimentazione, può sembrare banale ma non è così. Quando si ingeriscono determinati alimenti, si può incorrere a questo problema, soprattutto quando si assumono:
- aglio
- spinaci
- cavoli
- broccoli
- asparagi
- verza
Quando ci rendiamo conto di fare pipì che puzza è sempre importante porre attenzione a ciò che inseriamo nella nostra dieta. Talvolta anche la disidratazione può causarla, infatti se i liquidi che introduciamo sono molto scarsi, nel senso che beviamo pochissima acqua durante l’arco della giornata, la pipì ha avrà un odore più intenso, perchè sono concentrati molti metaboliti al suo interno. Sicuramente bere molta acqua, ci permette di diluire le scorie su un maggior quantitativo di liquidi, così da garantire un odore meno sgradevole alle urine.
- i calcoli renali
- l’assunzione di farmaci particolari: alcuni antibiotici come l’ampicillina
- il diabete
- la clamidia
- la cistite
- i pielonefriti
- le uretriti
- l’ insufficienza epatica o renale
- l’assunzione di integratori a base di vitamina B6 e di acido lipoico
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Cosa fare
In caso di urina maleodorante è opportuno recarsi dal medico di fiducia che saprà indicarvi la terapia da seguire, anche se abbiamo ribadito che le cause scatenati possono essere molteplici ma non tutte preoccupanti.
Tante donne non focalizzano l’attenzione sull’odore della pipì ritenendolo solo un fenomeno passeggero, ma non va sempre bene sottovalutare il problema.
L’urina maleodorante si può manifestare quando:
- inizia il ciclo
- un eccessivo flusso di sangue: sempre durante il ciclo mestruale
- dall’ utilizzo di determinati farmaci: che vengono assunti durante questo periodo, che ci aiutano ad alleviare i dolori.
Questo problema si verifica soprattutto per le donne che fanno un uso abituale di antidolorifici. Quando dobbiamo preoccuparci? Se il cattivo odore non sparisce nell’arco delle 24 ore, ma si protrae oltre, si deve chiedere un consulto al vostro medico generico.
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Il colore della pipì
Non solo l’odore desta sospetti, ma anche il colore è un aspetto da non sottovalutare.Le donne che hanno sofferto di candida, si sa che causa una serie di fastidi, come il prurito, bruciore, ma comporta anche un cattivo odore dell’urina alterando anche il colore, causando delle perdite bianche che sono causate dalla reazione alla flora batterica. Anche in questo caso è importante consultare il medico che saprà consigliarci al meglio, che terapia farmaceutica seguire.
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Esami da eseguire
Il primo consiglio che il medico vi darà è quello di effettuare l’esame completo delle urine, che cerca di comprendere:
- il colore
- il volume
- l’aspetto
- l’acidità
Poi vi farà effettuare l’urinocoltura, che punta ad individuare un’ infezione di natura:
- batterica
- fungina
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Se questo esame dovesse risultare positivo, si procedere con l’ antibiogramma, che permette di comprendere a quale antibiotico è sensibile quello specifico batterio. In questo modo, il medico con il supporto del medico specialista, l’urologo, può prescrivere il farmaco appropriato per curare l’infezione.
E’ importante chiedere sempre un consulto medico e non procedere con i rimedi fai da te, sicuramente con l’aiuto di un esperto si risolve più facilmente il problema.