La colonna sonora del primo spot, presentato in anteprima ieri su Raiuno, è firmata da Nicola Piovani, pianista e compositore di fama internazionale, anche lui premio Oscar. Le protagoniste, invece, sono due donne, un’anziana madre e sua figlia, strette in un avvolgente e caldo abbraccio carico di speranza per un futuro migliore. Le due donne si abbracciano, sì, ma sono separate da un telo di plastica per evitare il contagio. Un’immagine simbolica, che evoca mille altre scene simili che si consumano, quotidianamente, in ospedali ed Rsa. La pandemia ha azzerato il contatto fisico, il calore umano, che passano anche attraverso una stretta di mano piuttosto che un abbraccio. La speranza è che, con i vaccini, si possa recuperare la dimensione più intima degli affetti.
Nel primo spot, la mamma domanda alla figlia se abbia deciso o meno riguardo al vaccino e, la donna, risponde di avere ancora dubbi. Il regista, ha lavorato a questo spot ma non solo. Ha un’idea ben precisa: realizzare una trilogia. “L’idea – ha spiegato il cineasta – era di evitare la dimensione didascalica, informativa e didattica, puntando sul concetto di trasmettere una riflessione attraverso un clima emotivo”.
Giuseppe Tornatore ha detto a Mara Venier che il primo spot è pronto, il secondo è in fase di montaggio e, il terzo, verrà messo in produzione il prima possibile. Forse, ci sarà anche un quarto spot. Con la pandemia “la plastica sembra aver avvolto la nostra vita” – ha commentato il premio Oscar. Ma, ora, abbiamo un’arma in più per uscire dal tunnel e sono i vaccini.