Un video dell’Isis mostra un bambino che uccide due uomini e ha sconvolto l’opinione pubblica internazionale. Il timore e la paura sempre più crescente della minaccia dello Stato Islamico di Iraq e Siria (Isis) si sta diffondendo sempre più e di fronte allo sconcerto dei cosiddetti “cani sciolti” che individualmente, come nel caso di Charlie Hebdo di Parigi, diventano protagonisti di attentati terroristici, l’opinione internazionale è divisa nel dibattito tra integrazione e discriminazione.
Eppure il fanatismo che emerge da questo gruppo di estremisti islamici violenti non ha nulla a che vedere con la religione e molti osservatori si chiedono come combattere questo fenomeno all’interno delle comunità occidentali casomai con la carta della tolleranza.
Molti esempi nella storia hanno mostrato come la violenza si possa anche contrastare con azioni non violente, tanto che la moglie del noto giornalista Tiziano Terzani, ha evidenziato che i media stessi non contribuiscono a diffondere un clima di tolleranza.
Nonostante gli sforzi di pochi, la realtà supera l’immaginario e in Nigeria delle bambine si sono fatte esplodere in un attentato rivendicato dal gruppo estremista Boko Haram, promotore di innumerevoli attentati nel paese e responsabile del rapimento di centinaia di giovani donne, tra cui molte studentesse, per farle diventare spose dei ribelli islamici. I Boko Haram, tempo fa, avevano reso noto di aderire alla causa dell’Isis.
Immagini forti che coinvolgono essere innocenti, strumentalizzati dai poteri forti, occulti, che tengono le redini di strategie che tendono a depistare le reali intenzioni geopolitiche che si celano dietro alla causa del conflitto interreligioso.
Dopo l’evento in Nigeria, il video Isis del bambino che uccide due uomini ha scosso l’opinione mediatica e pubblica: nel video si vede un bambino di 10/11 anni che fredda due uomini, ritenuti delle spie russe, in Kazakistan. Un filmato che testimonia non solo l’efferata crudeltà di questi fanatici ma anche come la loro causa si stia diffondendo all’estero, in altri Paesi. Quella dell’uccisione di quei due uomini, per il bambino era una sorta di rito di passaggio per mostrare al movimento di essere all’altezza di lottare per la jihad.
Inizialmente alcune voci avevano messo in discussione l’attendibilità del video, ma i servizi segreti americani, attraverso il Site Intelligence Group, ovvero l’organizzazione che monitora i siti web dei jihadisti, come riportano i media, avrebbero confermato l’autenticità del filmato propagandistico, precisando che il montaggio è stato realizzato dal braccio mediatico di Isis, al-Hayat Media.
Questa mattina, è stato diffuso un nuovo video, con il quale Nasr al-Ansi, uno dei leader di Al Qaida , non solo ha rivendicato l’attentato di Parigi per cui ha affermato che la strage al giornale “ha vendicato il profeta” ma ha anche annunciato nuove stragi in Francia, in quanto il Paese “appartiene al partito di Satana”.
Ecco il video (attenzione alcuni immagini sono sconsigliate per le persone sensibili)