Spesso nel silenzio del quotidiano, molti bambini sono vittime ogni giorno di violenze fisiche e psicologiche all’interno delle mura domestiche. Un universo che si ripercuote sull’esistenza interiore di migliaia di minori che subiscono questi soprusi nella solitudine, senza poter reagire.
Per contrastare il fenomeno è stata realizzata la prima “Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia“, condotta da Terre des Hommes e Cismai (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia) per conto dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Dai dati emerge uno scenario raccapricciante, per cui gli stessi autori del rapporto hanno evidenziato 5 raccomandazioni per tutelare maggiormente i minori.
I numeri dei minorenni maltrattati
In tutto, al 31 dicembre del 2013, si contano oltre 91mila minorenni maltrattati che vengono seguiti dai Servizi Sociali in Italia. Una percentuale che presenta un divario tra Nord e Sud. Infatti, il numero dei minorenni maltrattati è più alto al Sud che conta 273,7 bambini maltratti su ogni mille e al Centro con 259,9 minorenni ogni mille contro i 155,7 casi al Nord.
L’indagine ha considerato il bacino di 2,4 milioni minori residenti in Italia in collaborazione con 231 Comuni. Di media, su ogni mille minori vi sono 48 bambini seguiti dai servizi sociali per un totale di 457.453 casi dei quali 91.272 sono presi in carico perché maltrattati.
Rispetto agli altri paesi industrializzati il Belpaese ha un indice di 9,5 casi per mille, inferiore al Canada (9,7), Inghilterra (11,2) e Stati Uniti (12,1). La violenza sessuale in Italia (4 bambini su 100 maltrattati) è fra le più basse registrate.
Le vittime
Dai dati emerge che le femmine e gli stranieri sono quelli più colpiti. Infatti su mille bambine vi sono 212,6 assistite, mentre su mille maschi ve ne sono 193,5. Inoltre il numero dei minori stranieri residenti è doppio rispetto a quello dei bambini italiani.
Tra le varie tipologie di maltrattamento spicca la trascuratezza materiale e/o affettiva nel 55% dei casi, la violenza assistita (19%), ovvero un bambino su 5 di quelli maltrattati subisce una violenza domestica e il maltrattamento psicologico (13,9%) che ha un’incidenza superiore rispetto a quello fisico (6,9%).
Per quanto riguarda l’assistenza nel 27,9% dei casi vi è l’assistenza economica alla famiglia, nel 19,3% l’inserimento in comunità, seguito dall’assistenza domiciliare (17,9%), l’affidamento familiare (14,4%) e l’assistenza in un centro diurno (10,2%).
Le soluzioni?
Gli autori dell’indagine hanno formulato 5 raccomandazioni per il Governo e la Conferenza delle Regioni tra le quali:
– istituire un Sistema informativo nazionale permanente di raccolta dati sul maltrattamento e promozione di banche dati sul fenomeno
– istituire un Organismo di Coordinamento interistituzionale sul maltrattamento e promuovere un Piano nazionale di contrasto, prevenzione e cura del maltrattamento all’infanzia
– adottare delle Linee Guida nazionali sulla prevenzione e protezione della violenza sui bambini e adolescenti
– armonizzare gli strumenti per rilevare precocemente il maltrattamento sui bambini
– attribuire le risorse necessarie per l’attuazione delle misure di contrasto, prevenzione e cura da destinare alle amministrazioni nazionali, regionali e comunali competenti.
“Investire di più e meglio nella prevenzione della violenza sui bambini significherebbe rodurre un decisivo cambiamento strutturale della politica della spesa con evidenti benefici economici per il bilancio dello Stato, oltre alla realizzazione di una più efficace tutela dei diritti dei bambini”, ha spiegato Federica Giannotta, responsabile advocacy e programmi Italia di Terre des Hommes.