Violenza sulle donne: il 70% delle ragazze dichiara di aver subito molestie e apprezzamenti sessuali in luoghi pubblici, il 64% si è sentita a disagio per avance di un adulto di riferimento.
Inizia a farsi strada tra gli adolescenti una maggiore consapevolezza rispetto al tema della violenza sulle donne, degli stereotipi di genere, della differenza di salario (il gender gap) ma ancora troppe ragazze subiscono molestie in luoghi pubblici, avances o apprezzamenti sessuali.
In particolare, è stata compiuta una ricerca Ipsos per indagare la percezione sulle questione relativo agli stereotipi di genere negli adolescenti. Scopriamo insieme qualcosa in più.
La ricerca Ipsos, su un campione di ragazzi tra i 14 e i 18 anni)
Comprendere il grado di conoscenza su tematiche delicate sui giovani adolescenti di oggi è di grande rilevanza scentifica.
E proprio in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne è stata realizzata una ricerca Ipsos (su un campione di ragazze e ragazzi tra i 14 e i 18 anni) per indagare la percezione degli stereotipi di genere nelle opinioni e nei comportamenti degli adolescenti in Italia. La ricerca è stata resa nota da Save the Children.
Ciò che è emerso dalla ricerca Ipsos
Leggiamo insieme qualche dato emerso dalla ricerca:
- Il 77% degli adolescenti si dichiara d’accordo sull’affermazione secondo cui, rispetto al passato, nella gestione della famiglia e della casa c’è maggiore condivisione nella suddivisione dei compiti.
- Il 78% fra i maschi e il 55% fra le ragazze ha ancora la convinzione diffusa che il maschio nella coppia abbia il compito di proteggere la ragazza (78% fra i maschi a fronte del 55% delle ragazze) e 4 intervistati su 10 pensano che una ragazza all’interno della coppia sia capace di sacrificarsi molto di più del partner maschio.
- Rimane negli adolescenti (29%) la percezione, che tutte le ragazze sognino di sposarsi (lo pensa il 35% dei maschi a fronte del 23% delle ragazze) e che le ragazze debbano fare un figlio per sentirsi pienamente donne (ne è convinto il 17% dei ragazzi contro il 9% delle coetanee).
- Il 70% delle adolescenti dichiara di aver subito molestie in luoghi pubblici e apprezzamenti sessuali e al 64% di loro è capitato di sentirsi a disagio per commenti o avance da parte di un adulto di riferimento. Ancora poche quelle che denunciano le molestie, sia per paura della reazione (29%) che per vergogna (21%).
- Ill 39% dei ragazzi e delle ragazze in Italia sono esposti online a contenuti che giustificano la violenza contro le donne, con una forbice che si allarga dal 31% dei maschi al 48% delle femmine.
- Il 41% delle ragazze ha visto postare dai propri contatti social contenuti che l’hanno fatta sentire offesa e/o umiliata come donna, e di queste un 10% si è sentita maggiormente esposta durante il lockdown. Lo stesso Premier Conte ha recentemente parlato del peggioramento della violenza sulle donne a causa del lockdown. Perché ricordiamo essere offese e umiliare è sempre una forma di violenza.
- Il 15% degli adolescenti (il 21% tra i maschi e il 9% tra le ragazze) pensa che le vittime di violenza sessuale possano contribuire a provocarla con il loro modo di vestire e/o di comportarsi. Mostrando dunque, come il mondo sia ancora ancorato a pregiudizi antichi e obsoleti.
- Il 57% degli intervistati pensa che la bellezza femminile possa essere uno strumento per il successo (il dato maschile sale a 63%), una percezione che si conferma nel 46% degli intervistati che affermano che per le femmine essere attraenti è più importante che per i maschi (il 39% delle ragazze intervistate ne è convinta, percentuale che aumenta al 53% nei coetanei maschi). A conferma del fatto che nella percezione degli adolescenti l’aspetto fisico gioca ancora un ruolo fondamentale.
- il 40% dei maschi e il 21% delle ragazze è convinto che affermarsi nel mondo del lavoro sia più importante per i maschi che non per le femmine. Ma anche l’avere un’istruzione universitaria sia più importante per un ragazzo che per una ragazza (è così per quasi 1 ragazza su 10 e quasi 1 ragazzo su 5).
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- il 54% delle ragazze dichiara di sentirsi ssvantaggiate rispetto ai coetanei maschi nelle attività quotidiane. Più di 2 adolescenti su 3 (64%), hanno sperimentato sulla propria pelle il disagio di fronte a comportamenti, commenti o avances subite da parte di adulti di riferimento, il 70% delle intervistate dichiara di aver subito molestie o apprezzamenti sessuali, quasi una su tre è stata palpeggiata in luoghi pubblici (31%).
- Quasi 1 intervistato su 5 (18%) ha assistito direttamente ad un episodio in cui un’amica è stata vittima di una forma di violenza (con una percentuale che arriva al 26% nel nord est del paese), e nell’83% dei casi vi è stato un intervento sull’episodio, o direttamente o chiedendo l’aiuto di un adulto di riferimento o della polizia. Tuttavia in quasi un caso su dieci (9%) la paura ha impedito qualsiasi tipo di intervento.
- il 94% delle ragazze e il 92% dei ragazzi considera la violenza sessuale e quella fisica nei confronti di una ragazza vengono viste come gravissime, mentre quella psicologica dall’88% di loro. Anche la violenza economica, cioè la forma di sopruso dettata dalla dipendenza economica della donna, viene considerata grave dal 75% degli intervistati, con una sensibile differenza tra l’universo maschile (69%) e quello femminile (81%).
- Per il 52% degli adolescenti, in Italia, si parla troppo poco di violenza contro le donne (41% maschi, 63% femmine) e per il 34% l’argomento viene affrontato “il giusto”. Solo il 7% di loro pensa che sia un argomento abusato, di questi il 10% è rappresentato da maschi e solo il 4% dalle coetanee.
Uno sguardo ai dati Istat
Secondo i dati Istat 8 milioni 816 mila di donne (il 43,6%) dai 14 ai 65 anni, nel corso della loro vita, hanno subito una qualche forma di molestia sessuale. Il dato è in crescita sulle ragazze più piccole, molte di loro non hanno compiuto nemmeno 14 anni. In generale il dato parla di quasi 8 ragazze su 10 hanno denunciato casi di violenza o atti sessuali ai loro danni.
Sicuramente un danno molto più alto rispetto a quella dei ragazzi.
Educazione e istruzione per contrastare la violenza
Da un lato dobbiamo potenziare la rete di protezione, per sostenere le donne che vogliono affrancarsi dalla violenza domestica, dall’altro bisogna agire sulla prevenzione della violenza di genere, andando alla radice dei comportamenti violenti, a partire dal contesto educativo, coinvolgendo gli stessi adolescenti in un impegno che li veda protagonisti. Va dato ascolto e forza a quella grande maggioranza delle ragazze che oggi ritiene inaccettabile subire ogni forma di molestia e atteggiamento violento e che individua nella condivisione con le coetanee una delle strade per superare le barriere che ancora oggi ostacolano la costruzione del loro futuro.
Considerazioni finali
“I pregiudizi di genere continuano ad essere fortemente condizionanti sin dall’infanzia. Pregiudizi che si confermano anche nell’età adulta, e che sfociano troppo spesso in violenze psicologiche e fisiche nei confronti delle donne e che ogni giorno mietono nuove vittime, dalle più piccole alle più grandi”, afferma Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children.