A chi stanno bene i pantaloni a vita alta e a chi quelli a vita bassa? Questa è una domanda che si pongono tantissime donne. Ecco finalmente la verità.
I pantaloni a vita alta e quelli a vita bassa sono proprio due stili di vita diversi, ammettiamolo.
Entrambi però hanno letteralmente scritto la storia della moda di tutto il mondo. Erano i primi anni 2000 quando sulle copertine di tutto il mondo, nelle strade, nei video musicali, vedevamo sfoggiare alle celeb di tutto il mondo, alle modelle e alle popstar jeans a vita bassissima.
Qualche esempio? Paris Hilton, che in quegli anni era solita girare con pantaloni della tuta e pancia in bella mostra, ma anche Keira Knightley, che arrivò armata di jeans a vita bassa alla premiere di Pirati dei Caraibi. Per non citare Mariah Carey, Jennifer Lopez, Shakira che si rivelarono accanite sostenitrici di questo capo.
In realtà non tutti sanno che la vita bassa esiste da molto prima. La loro origine risale addirittura al 600 d.C., quando nell’Impero Arabo iniziò a diffondersi la danza del ventre, con dress code prestabilito ed estremamente rigido. Il must have erano sempre gonne e pantaloni a vita bassissima.
Da lì, il suo passaggio in India, in cui questo tipo di danza trovò ampio spazio con tutto l’annesso outfit, fino ad arrivare al ‘900 quando fu Mata Hari a rispolverare questo look durante le sue esibizioni.
Ma i pantaloni a vita bassa divennero iconici solo negli anni ’50, quando la stilista Irene Kasmer li prese dal loro habitat naturale e li catapultò sulle passerelle di tutto il mondo, tanto da finire poi il decennio successivo direttamente addosso ad icone di tutti i tempi come Cher.
Da lì in poi iniziarono letteralmente a spopolare, almeno fino alle fine degli anni ’70, quando iniziarono a comparire nelle collezioni degli stilisti più famosi del mondo i pantaloni a vita media e alta.
Da lì in poi un via vai di mode: negli anni ’90 la vita bassa tornò protagonista della scena mondiale, fino ad arrivare quindi ai succitati anni 2000. Fu intorno al 2010, però, che all’improvviso su di loro calò il sipario.
Il motivo? Il ritorno dei loro “predecessori” (almeno nella moda): i pantaloni a vita alta. Nati e sviluppatisi in origine tra gli abitanti delle steppe, inizialmente questo capo era relegato a mero indumento da equitazione.
Dapprima di uso maschile, divennero poi capo anche femminile solo intorno all’800 grazie alle suffraggette, ma divennero di uso comune solo dopo, quando anche la donne iniziò ad emanciparsi economicamente iniziando a lavorare.
Negli anni ’30 del 900 iniziammo a vederli addosso a dive come Greta Garbo, Marlène Dietrich e Katharine Hepburn.
Ma fu solo negli anni ’60 che divennero capo di alta moda, grazie a stilisti come Yves Saint Laurent. Da lì la loro diffusione, interrotta però poi verso la fine degli anni ’90 – per poi riprendere intorno al 2010 – dai pantaloni a vita bassa, che però oggi sono tornati in auge.
Proprio quest’anno, infatti, li abbiamo visti sfilare sulle passerelle di Isabel Marant, Blumarine, Miu Miu.
Detto ciò, come abbiamo anticipato oggi è in corso una vera e propria battaglia: scegliere l’altezza dei pantaloni è più un modo di vivere. C’è chi appartiene al team vita bassa, chi a quello vita alta: non puoi stare nel mezzo, devi scegliere da che parte stare.
Ma una domanda sorge spontanea: siamo sicure che sia solo una questione di gusti? In effetti no, perché sia i pantaloni a vita alta che quelli a vita bassa stanno bene ad un determinato tipo di fisico. Ecco quindi come scegliere.
Pantaloni a vita alta vs pantaloni a vita bassa: ecco a chi stanno bene
A chi stanno bene i pantaloni a vita alta e quelli a vita bassa? Questa è una domanda che si sono poste almeno una volta nella vita tutte le donne, ammettiamolo.
Finalmente però abbiamo la risposta definitiva. Prima di svelarla però una premessa è doverosa: queste sono solo indicazioni generiche, ogni donna deve sentirsi bene in primis con sé stessa, quindi può scegliere di indossare liberamente tutto ciò che desidera.
In ogni caso, partiamo dai pantaloni a vita alta. Questi donano soprattutto alle donne che hanno la vita molto pronunciata.
Quindi stanno bene soprattutto a chi ha un fisico a clessidra, cioè caratterizzato da fianchi e spalle ben bilanciati, da un punto vita stretto.
Allo stesso modo, donano a chi ha il fisico ad otto, cioè con spalle e bacino molto simmetrici. Qual è la differenza tra i due tipi di fisico? In questo secondo caso, i fianchi sono più alti e rotondi.
Infine sta benissimo anche a chi ha il fisico a triangolo, cioè con spalle strette e fianchi larghi. Anche in questo caso la vita è molto pronunciata, ecco perché i jeans e pantaloni a vita alta sono perfetti.
A chi invece stanno bene i pantaloni a vita bassa? In questo caso vale esattamente il contrario: questi stanno infatti benissimo soprattutto a chi ha la vita poco pronunciata.
In questo caso comunque ecco gli altri capi che potrebbero valorizzare il tuo corpo.
In questo caso, quindi, questo capo valorizzerà soprattutto un fisico a triangolo invertito, cioè in cui le spalle ed il torace sono più larghi rispetto a bacino e fianchi.
Allo stesso modo, doneranno molto a chi ha il fisico ovale, cioè con spalle e fianchi contenuti, ma con addome pronunciato.
Infine, questo indumento sarà perfetto su chi ha il fisico a rettangolo, cioè con parte superiore ed inferiore proporzionate, ma con il punto vita praticamente inesistente.
Adesso finalmente abbiamo svelato l’arcano, quindi se ti sei riconosciuta in una di queste figure, saprai di sicuro meglio come orientarti.