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Zone erogene: cosa sono, quali sono e come vanno stimolate

Tutti prima o poi nella vita, volenti o nolenti, sicuramente compiremo 3 azioni: nascere, morire, amare. Sulle prime due purtroppo da imparare c’è ben poco, non siamo noi a poter decidere quando, come e dove, sulla terza, per fortuna, qualcosa ancora si può fare!

L’amore è una delle cose più belle che il nostro cuore possa provare, e fare l’amore con il proprio compagno completa il sentimento, lo rende più forte e complice, per questo è importante non tralasciarlo in una coppia, anzi, più si sa, meglio è!

Le zone erogene, cosa sono?

Le zone erogene sono quelle parti del corpo dell’uomo o della donna che se sapientemente stimolate, accarezzate, leccate o sfiorate, danno a chi le riceve estreme sensazioni di piacere. Purtroppo solo una zona del nostro corpo fondamentale durante l’amplesso non può essere stimolata con lingua, mani e membro, ed è il cervello, unico e vero orchestratore dell’atto sessuale: per quanto il nostro partner possa dedicarsi a noi, se il nostro cervello non risponde a stimoli olfattivi, visivi e tattili, difficilmente riusciremo a raggiungere il piacere estremo. Noi di CheDonna.it vi aiuteremo nella ricerca di tali zone e nell’apprendere come bisogna stimolare ogni parte erogena del corpo dell’uomo e della donna.

Quali sono e come vanno stimolate?

Il pene: questo va sollecitato con estrema abilità e dolcezza, non bisogna essere troppo irruenti, perchè rischieremmo di incappare nel risultato opposto, ossia l’inibizione del membro e la mancata erezione. Non va quindi sfregato o accarezzato con eccessivo vigore, soprattutto nella parte superiore, quella del glande, particolarmente delicata. A volte l’eccitazione può arrivare soltanto al semplice sfiorarsi dei due corpi se il cervello è abbastanza attratto dal partner, al contrario, per quanto possiamo applicarci, se usiamo troppa foga, può diminuire, se non sparire del tutto.

Il clitoride: centro del piacere femminile, il clitoride, se ben stimolato, può far arrivare la donna all’apice del piacere, anche senza la penetrazione. Il clitoride è esterno, e si trova nel punto di congiunzione tra le grandi e le piccole labbra; come il pene anche il clitoride non deve essere stimolato con eccessiva forza, altrimenti si rischia di arrecare fastidio, meglio una sollecitazione delicata, alternando eventualmente labbra e dita, in modo che la consistenza della stimolazione vari, e l’orgasmo non arrivi subito.

Il seno: un altro punto davvero fondamentale per la stimolazione della donna. Il seno, se ‘maneggiato’ da mani esperte può portare la donna già da solo a un buon punto per quanto riguarda la secrezione vaginale. Strizzato, mordicchiato, leccato o accarezzato non importa, quello che conta è che anche qui la delicatezza sia un punto focale della stimolazione: i capezzoli sono il fulcro per quanto riguarda questo tipo di stimolazione, devono quindi essere i principali attori se si vuole raggiungere i risultati sperati.

Il punto G: che esista o meno, ancora gli esperti ne stanno discutendo, quello che sappiamo con certezza è che il medico tedesco Grafenberg (da qui punto G), anni fa fu il primo a parlarne. Pare si tratti di un organo allo stato embrionale, ossia pare si tratti di un organo che non si è mai completamente sviluppato, ma che se ben sollecitato con la penetrazione del pene o delle dita, può far arrivare la donna all’orgasmo.

Il punto L: qui passiamo ai maschietti, e andiamo a trattare uno dei punti con più valenza erotica che il loro corpo metta a disposizione, il punto L. Questo tratto si trova tra lo scroto (ossia la sacca dove si trovano i testicoli) e l’ano. Non tutti gli uomini etero amano che si vadano a toccare certe parti ‘nascoste’, reagendo a volte anche con molto fastidio, ma spesso è più un preconcetto. Quelli invece che si sono lasciati andare a questa stimolazione hanno confermato che il piacere che se ne riceve è davvero molto. A differenza delle altre zone erogene questa parte dve essere stimolata con un po’ più di vigore e a ritmo cadenzato: si può scegliere di compiere questa stimolazione sia con le dita che con le labbra, quest’ultima pratica è senza dubbio più amata dall’uomo.

Il perineo: ultimo ma non per importanza, troviamo il perineo, ossia la fascia muscolare che va dalle zone genitali a quelle anali. E’ una zona enormemente sensibile, per questo la stimolazione deve essere fatta con criterio, prestando molta attenzione alla reazione del partner: se questo inizia a ridere, vuol dire che qualcosa non va!

Fonte informazioni base: Viver sani e belli

Silvia Cini

Classe 1982, giornalista pubblicista dal 2020, divento ‘mamma’ di CheDonna, ideato in concerto con la proprietà, nel lontano 2009. Fu la mia prima esperienza giornalistica e dal primo ‘pubblica’ su WordPress capii che questa era la mia vera passione. Dirigo questa testata da allora, gestendo un gruppo di persone appassionate e professionali che negli anni sono diventate la mia famiglia. Nel 2019 divento mamma di Sara, e grazie a lei do vita ad altri progetti legati al mondo delle mamme e del settore food sempre per la Web365. Oggi dirigo 4 giornali e la mia passione per questo lavoro cresce ogni giorno di più.

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